Una settimana di pausa, di tregua, prima dell'arrivo della tempesta. L'Atalanta rappresenta alla perfezione la pioggia copiosa che generalmente precede l'arrivo dei tornado: forte, fastidiosissima, che mette alla prova la prima resistenza in vista dei momenti più difficili. Juventus, Roma, Real Madrid: la bufera perfetta è in arrivo per le velleità europee, ma non solo, del Napoli di Maurizio Sarri, chiamato a confermare la sua nobiltà, le sue qualità, contro il Gotha del calcio italiano ed ovviamente mondiale. Una grande squadra è chiamata a dimostrare tale assunto nelle notti di Gala, quelle che, come al Bernabeu, attestano e confermano la crescita esponenziale dei partenopei, studiosi degni di lode ma non ancora del tutto completi per la vittoria finale. 

Arriva l'Atalanta al San Paolo, giovane e scellerata al punto giusto, motivo di particolare attenzione per la truppa Sarri, che dopo aver sbancato con pienissimi meriti il Bentegodi di Verona, sponda Chievo, proverà ad utilizzare il fioretto lasciando per un attimo la sciabola in faretra. Fuori la fisicità ed il peso offensivo di Pavoletti, al pari di Allan, dentro i fini dicitori Mertens e Zielinski. La gara perfetta per un fraseggio veloce e ficcante, con l'intento di allargare le maglie difensive degli orobici e provare ad infilarli centralmente cogliendo di soppiatto le coperture dei due mediani di Gasperini. Questo ed altro nel calderone tattico della preparazione dell'incontro da parte del tecnico toscano, che rispolvererà, quasi sicuramente, il tridente minuto, formato da Insigne, Mertens e Callejon. 

Se il partenopeo vive il miglior momento di forma, e non solo, stagionale, Callejon rappresenta l'incessante scorrere delle gocce della tortura cinese, sempre presenti e sempre decisamente fastidiose, pronte a scavare il solco nel momento decisivo della sfida. Al centro, invece, torna Dries Mertens, capocannoniere di campionato, ma anche nell'insieme, degli azzurri, che verrà rispolverato dopo una fisiologica pausa di riflessione in quel di Verona. La scelta, presumibilmente, verrà dettata, in parte, dall'ottica turnover, con Sarri che potrebbe scegliere le armi proprie di Pavoletti, o addirittura di Milik, nella trasferta di Coppa dello Juventus Stadium di martedì sera.

Il dado sembra tratto, il Napoli pronto a rimboccarsi le maniche in vista del poker di impegni che determinerà le fortune ed il futuro dei partenopei nella stagione in corso. Il gioco si fa sempre più duro, stiamo a vedere se i duri sono pronti a scendere in campo.