Poco più di ventiquattrore al derby del Sud, quello del Sole, che alle 15 di domani pomeriggio vedrà impegnate sul terreno di gioco dell'Olimpico i padroni di casa della Roma ed il Napoli di Maurizio Sarri. Due squadre ferite nell'orgoglio, reduci dalle rispettive sconfitte di coppa contro Lazio nella stracittadina e Juventus allo Stadium, cercano riscatto provando a riprendere la marcia in campionato verso i rispettivi obiettivi, tra il sogno dei giallorossi di impensierire la corsa dei bianconeri in vetta alla classifica e la necessità di confermare il secondo posto minato proprio dagli azzurri alle proprie spalle. 

Da una parte, come dall'altra, l'obbligo di non uscire sconfitti dallo scontro diretto che alla vigilia appare come un ultimo appello soprattutto per chi insegue, fermato prima in Champions, poi in campionato dall'Atalanta ed infine dalla Juventus: Napoli battuto su tutti i fronti, le cui certezze sembrano esser state minate prima dai dissidi interni, poi dalle polemiche della sconfitta interna contro i bergamaschi, per poi chiudere il cerchio martedì sera allo Stadium. Frustrazione da mettere alle spalle, più facile a dirsi che a farsi, soprattutto perché al cospetto dei partenopei una Roma comunque in salute, sebbene la sconfitta di mercoledì sera desta qualche perplessità. Una Roma opaca, ancor prima sul piano fisico oltre che su quello tattico e tecnico, avulsa dalla battaglia, terreno solitamente fertile per Nainggolan e compagni. La sensazione, per entrambe, che i rispettivi tour de force tra Europa e stivale, iniziano a scombussolare e logorare il fisico e soprattutto la mente. 

Dal backstage al campo. A Trigoria, così come a CastelVolturno, si continua incessantemente a preparare la sfida, con i due allenatori che provano a resettare, oltre che a tranquillizzare e rasserenare, i rispettivi gruppi. Sia Spalletti che Sarri approcciano al match con svariati dubbi di formazione, con il tecnico di Certaldo che, recuperato Nainggolan, deve decidere assetto e pedine da muovere sulla propria metà scacchiera: sia Manolas che Salah potrebbero osservare un turno di riposo; se Perotti si candida per un posto da titolare, accanto al belga alle spalle di Dzeko, molto più difficile da risolvere il dubbio difensivo, con Juan Jesus che potrebbe essere spostato sulla linea difensiva con Rudiger e Fazio ed Emerson preferito al brasiliano ex Inter sulla fascia mancina. 

Stessi dubbi anche per il dirimpettaio di Figline Valdarno, che fa la conta dei suoi uomini a disposizione e ritrova anche Allan, sebbene il brasiliano non partirà comunque titolare all'Olimpico, ma rappresenta una valida alternativa a gara in corso. Difficile pensare ad una staffetta in cabina di regia, dove i muscoli e la fisicità di Diawara risulteranno fondamentali per contrastare quelli dei mediani avversari. Motivo per il quale anche Zielinski sembra favorito sull'ottimo Rog visto allo Stadium. In difesa torna il quartetto titolare davanti a Reina, mentre molti più interrogativi accompagnano le scelte di Sarri verso il tridente offensivo: tornerà Mertens titolare? Se si, al posto di chi? Difficile pensare ad un Napoli senza Insigne e Callejon, motivo per il quale il belga, apparso in calo di condizione fisica - forse anche sfiduciato dalle parole presidenziali nel post Madrid - nelle ultime settimane, si giocherà il posto con Milik e Pavoletti da centravanti.