Napoli, Hamsik: "E' la miglior stagione della mia carriera. Il record? Ci penso, ma non è una ossessione"

La mezzala slovacca, capitano del Napoli, si è raccontato in vista di questo fine di stagione, ai microfoni del Corriere dello Sport.

Napoli, Hamsik: "E' la miglior stagione della mia carriera. Il record? Ci penso, ma non è una ossessione"
Napoli, Hamsik
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Di Andrea Bugno

"A prescindere dai gol e dagli aspetti statistici, questa è la migliore stagione della mia carriera. Mi sono piaciuto e penso di dovere tanto a Sarri e a questa squadra in cui riusciamo a giocare in maniera fantastica. Un grazie ad una società che De Laurentiis tiene stabilmente tra le grandi: ed è lì che vogliamo rimanere".

 

Parola di capitano, parola di Marek Hamsik, che ai microfoni del Corriere dello Sport ha analizzato quel che è stata, fin qui, la sua stagione. A detta dello slovacco, la migliore della sua carriera, che potrebbe culminare inoltre con il sorpasso ad un icona del calcio mondiale nella classifica di gol realizzati con la maglia del Napoli, Diego Armando Maradona. 

“Record di gol? Ci penso, però senza farmene un’ossessione. E so che non c’è altro da fare che segnare per arrivare a 115 ed affiancare Maradona. Tre gol sembrano pochi, rispetto a quelli che ho segnato e forse lo sono".

Si guarda, inoltre, alle statistiche, con Hamsik che ha sempre dato il meglio ad inizio stagione per pagare successivamente nella fase finale: "Significa che mi toccherà aspettare la prossima. Sarà comunque emozionante: se penso che nella storia del Napoli posso raggiungere il più grande di sempre e poi magari anche batterlo. I pochi gol nelle ultime giornate? Vuol dire che sento il peso della stanchezza della prima fase di campionato. E adesso anche quello della vecchiaia considerando che viaggio per i 30 anni. Certo, pure voi giornalisti andare a scovare certi piccoli particolari...". Ricerca del record, che, come ha detto precedentemente, non rappresenta un'ossessione, motivo per il quale non chiederà di calciare anche i rigori per effettuare il sorpasso il prima possibile: "Non li tirerò per forza, aspetterò che me lo chiedano i miei compagni. Ricordi sbagliati? Qualcuno, lo so. Non ricordo e non voglio neanche saperlo".

Inoltre, uno sguardo anche al calcio espresso dal Napoli, prima di spostare l'attenzione alla doppia sfida contro il Real Madrid: "Giochiamo il più bel calcio d’Europa, senza esagerare perché a dirlo sono gli altri. In certe prestazioni è indiscutibile la qualità del nostro calcio. Rimpianti col Real? Non in quella serata, abbiamo sfiorato l’impresa, ma nei punti che abbiamo lasciato in alcune partite: ripenso a quelle del San Paolo contro la Lazio, con il Sassuolo, con Il Palermo".

Ed infine, la chiosa riguarda il girone di ritorno dei partenopei, di altissimo livello se si pensa che soltanto la Roma ha fatto meglio di pochi punti e gli azzurri sono al pari della Juventus, e sulla corsa al secondo posto: "Cosa vuol dire? Vuol dire che siamo vicinissimi a loro. Paghiamo il distacco accumulato nella prima parte del campionato ma non c’è molta distanza: le ultime due partite con loro l’hanno dimostrato. Secondo posto? La Roma è padrona del proprio destino ma noi ci crediamo! Dobbiamo vincerle tutte e poi vediamo se la Roma sarà capace di tenere questo ritmo. Pronostici non ne faccio ma speranza ne ho.”