L'ultimo treno per la Champions League, per il Napoli di Marek Hamsik, passa da San Siro, sponda nero-azzurra. Dopo il rocambolesco pareggio di Reggio Emilia che ha fatto sprofondare i partenopei a meno 4 dalla Roma seconda forza del campionato, gli azzurri hanno bisogno estremo di una vittoria, la seconda stagionale, nella Scala del calcio, contro un Inter vogliosa di riscatto e di reazione dopo il pessimo 5-4 subito in casa della Fiorentina otto giorni or sono. Napoli che scenderà in campo conscio del risultato della Roma, anche se Sarri in conferenza stampa ha più volte sottolineato l'importanza di fare fede soltanto alle proprie forze: cinque vittorie nelle ultime cinque gare, obiettivo difficile da raggiungere, ma tutt'altro che impossibile. 

Dopo una splendida cavalcata, che sembrava poter aprire le porte ad una clamorosa rimonta anche per il terzo posto, l'Inter è improvvisamente crollata: due punti nelle ultime cinque partite, con i pareggi di Torino sponda granata e nel derby che hanno spezzato il ritmo di tre pesanti sconfitte, rimediate contro Sampdoria a San Siro, Crotone e Fiorentina in esterna. Una squadra che sembra aver perso mordente e cattiveria agonistica e che, stasera, proverà a rialzare la testa contro il Napoli, sebbene i precedenti di Pioli contro le big, in questa breve parentesi sulla panchina dei lombardi, sia tutt'altro che positivo. Azzurri che dovranno fare moltissima attenzione alla voglia di reagire da parte dei padroni di casa, che così come gli sfidanti avranno a disposizione probabilmente l'ultima chiamata per agganciare il treno Europa League. 

Il Napoli arriva a San Siro forte di una striscia incredibile di risultati in esterna, con le sei vittorie di fila ottenute lontano dal San Paolo che sono state interrotte soltanto dallo sciagurato pareggio del Mapei Stadium. Tuttavia, le caratteristiche dei partenopei potrebbero infastidire e non poco l'Inter di Pioli, spesso in difficoltà contro squadra che fanno viaggiare la sfera e che sfruttano velocità e fraseggio per scardinare l'arcigna - ma non impenetrabile - retroguardia interista. 

Che partita ci aspetta 

Impossibile non guardare alle sfide che ci saranno sulle corsie laterali come ago della bilancia che potrebbero decidere, o quantomeno spostare in favore dell'una o dell'altra, le sorti dell'incontro. Due squadre che si affidano molto, anche se non esclusivamente - soprattutto il Napoli - a questa arma: Perisic e Candreva da una parte contro Hysaj e Strinic, soldatini diligenti anche se spesso disattenti, mentre Insigne e Callejon, opposti a Nagatomo e D'Ambrosio, potrebbero approfittare delle folate offensive dei padroni di casa oltre la metà campo offensiva per ribaltare l'azione in contropiede cogliendoli di sorpresa, come già fatto a San Siro contro il Milan.

Maggiori le frecce a difesa schierata degli ospiti, che dovrebbero preferire Jorginho e le sue verticalizzazioni rispetto alla fisicità di Diawara: l'italo-brasiliano ex Verona, con Hamsik e Mertens, potrebbero risultare decisivi con i loro scambi palla al piede tra le linee, eludendo la marcatura del duo di mediana composto da Gagliardini e Kondogbia; sarà fondamentale per gli azzurri provare a creare la superiorità in mediana per allargare successivamente il gioco e creare superiorità numerica sull'esterno, approfittando di conseguenza degli inserimenti e degli spazi centrali che la difesa dell'Inter offre spesso. 

Le possibili scelte di formazione 

Interpellato a riguardo nella classica conferenza stampa della vigilia, Maurizio Sarri ha elogiato e non poco il lavoro svolto da Diawara, Zielinski e Rog nelle ultime settimane, nelle quali hanno recuperato uno stato di forma soddisfacente dopo il calo di rendimento nella fase tra febbraio e marzo. Ciò nonostante il tecnico dei partenopei dovrebbe affidarsi, nonostante i maggiori dubbi di formazione risiedano proprio in mediana, al terzetto ammirato a partire dalla trasferta di Roma contro la Lazio, composto da Jorginho in cabina di regia, Allan sul centro destra ed Hamsik sul centro sinistra, a fare da tramite e da raccordo con il terzetto d'attacco formato da Mertens davanti a tutti, Insigne a sinistra e Callejon a destra.

Non cambierà nulla nemmeno in difesa, dove Strinic - unico a poter cedere la maglia da titolare a Ghoulam - partirà da titolare per fronteggiare le avanzate di Candreva, con Hysaj dalla parte opposta e la consolidata coppia centrale formata da Albiol e Koulibaly. In porta Reina. 

La probabile formazione 

Napoli (4-3-3) - Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Strinic; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. All: Sarri.