Serie A: doppio Mertens ed Insigne stendono il Cagliari (3-1). Canta Napoli!

Maiuscola prestazione degli uomini di Sarri. In totale controllo dall'inizio alla fine, il Napoli scavalca momentaneamente la Roma al secondo posto in classifica. La lotta prosegue, il Napoli è vivo.

Serie A: doppio Mertens ed Insigne stendono il Cagliari (3-1). Canta Napoli!
Il Napoli surclassa il Cagliari (3-1)
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Di Andrea Indovino

Tutto fin troppo facile per il Napoli. Match dominato dall'alba, fino al suo tramonto, contro un Cagliari non pervenuto. Mertens, autore di una sublime doppietta, festeggia nel miglior modo possibile il suo trentesimo compleanno. A corollario di una fantastica prestazione, arriva il tris di Insigne. Finisce tanto a poco. Solo nell'ultimo minuto di gara c'è un minimo di gloria per i sardi, con il gol realizzato da Farias. Il Napoli chiama, in attesa della risposta della Roma.

Maurizio Sarri scioglie il dilemma Hamsik. Lo slovacco recupera, ed è schierato sul rettangolo verde dal primo minuto. Al suo fianco, Jorginho e Zielinski, in un centrocampo ricco di qualità. Al posto di Koulibaly, appiedato per un turno dal Giudice Sportivo, disco verde per Chiriches, che compone la linea difensiva con Hysaj, Albiol e Ghoulam. Confermatissimo il solito tridente ultraleggero, con Mertens terminale offensivo, ed Insigne e Callejon a ronzare intorno al folletto di Leuven. Massimo Rastelli disegna la sua squadra con un 4-4-2 piuttosto scolastico. Due blocchi da quattro, con Sau e Borriello attaccanti, deputati di far male alla difesa napoletana. Isla scala a centrocampo, Pisacane ricopre il ruolo di terzino destro. C'è Salamon accanto al leader Bruno Alves. Solo panchina per Joao Pedro.

Pronti via, subito Napoli in vantaggio. Discesa sull'out mancino di Ghoulam, cross al centro e Mertens anticipa sul primo palo il suo diretto marcatore, mandando la sfera a morire in fondo al sacco. Rafael battuto, dopo 120'' secondi è già 1-0. Centesimo gol stagionale del Napoli tra campionato e coppe. Il Cagliari, terza peggior difesa della Serie A, prova ad arginare lo strapotere tecnico degli azzurri facendo densità a centrocampo: Sau, quinto di sinistra, è incaricato di dar manforte a Murru. E' però il Napoli ad essere padrone del campo. Palleggio infinito dei padroni di casa, un monologo, Sarri approva. Jorginho, play immaginoso, detta i tempi della manovra, ed il Cagliari fatica ad uscire dalla propria metà campo. L'unica opzione, è la palla lunga verso Borriello, sempre ben arginato, custodito dai centrali partenopei. Si gioca in una metà campo, attacco contro difesa. Hysaj triangola con Callejon, sfonda sulla destra, pallone in area, in affanno la retroguardia sarda, che col fiatone spazza via. Ancora squillo di Mertens al 22', il suo destro in corsa però pecca di precisione, pericolo scampato per Rafael. Hamsik dimostra di esser guarito, il polpaccio non gli dà più noia, ed al 29' serve una palla fantastica ad Insigne: indovina il corridoio giusto, ma il talento di Frattamaggiore, a tu per tu con il portiere sardo, non si dimostra killer, ed alza troppo la mira.

Dopo 1' minuto, il tiro a giro di Mertens aumenta il battito cardiaco dei sardi, poi è Hamsik a cercare l'eurogol dai 50 metri, strappando scroscianti applausi al pubblico del San Paolo. Napoli inarrestabile, uno spettacolo per gli iridi degli amanti del Gioco, l'unico neo, resta il margine di vantaggio, minimo. Anche Zielinski calcia in porta, al 35', ed anche lui non inquadra lo specchio, mentre l'incursione di Sau nei sedici metri azzurri è solo un'opera estemporanea del Cagliari, nulla più. Un diagonale di Callejon, al 43' minuto, e la rubata di Mertens su Pisacane due minuti dopo, con conseguente telefonata a Rafael, non incrementano il bottino degli azzurri. In coda, Borriello prova a scuotere i suoi, da calcio franco colpisce la barriera, poi la sua stessa ribattuta finisce in curva. 1-0 al termine dei primi 45' minuti, un primo tempo giocato a senso unico, dominato dagli uomini di Maurizio Sarri, i quali però non hanno avuto il merito di convertire in gol le tante occasioni create durante il primo atto della contesa.

La ripresa si apre in fotocopia rispetto al primo tempo. Passano appena 4' minuti e Mertens timbra per la seconda volta il cartellino, festeggiando nel migliore dei modi il suo trentesimo compleanno. Il suo destro, forse leggermente strozzato, trova impreparato Rafael. Il divario, nella ripresa, si amplia. Il Napoli dispone a suo piacimento degli avversari, anche perchè il Cagliari non abbozza reazione, ed i guantoni di Reina restano immacolati. Callejon sfiora il tris, in una sorta di deja vù del primo gol di Mertens, il cuoio però questa volta esce d'un soffio a lato. Poi, al 65' i centrali del Napoli sciupano due nitide occasioni: l'inzuccata di Albiol termina la sua corsa sulla traversa, dopo una leggera deviazione del portiere brasiliano del Cagliari, e dal corner seguente è Chiriches, sottomisura, a mancare il bersaglio grosso. Il diluvio, diventa inondazione due minuti dopo: duetto 'grandi firme' Mertens/Insigne, con il secondo che rende realtà il 3 a 0 di piatto destro.

Gli ultimi venti minuti sono di pura 'accademia', con il Napoli che mantiene il possesso palla, facendo incetta di 'olè' ad ogni tocco palla. La melina diverte Fuorigrotta. Hamsik lascia spazio al baby Rog, Faragò e Joao Pedro provano a dare un minimo di brio alla fase offensiva sarda, ma è ancora il Napoli a rendersi pericoloso, con Callejon, direttamente da calcio di punizione dai trenta metri abbondanti. Al 77' tutto il San Paolo in piedi a tributare la meritata standing ovation al fuoriclasse belga, che lascia il campo a Giaccherini. I ritmi si abbassano negli ultimi 10' minuti. Il Napoli danza sul pallone, il Cagliari resta a guardare, fino al secondo minuto di recupero, quando Farias rende meno amaro il passivo e sigla il punto dell'1-3.

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Andrea  Indovino
Amo lo sport in tutte le sue infinite sfaccettature. Seguo principalmente il calcio ed il basket a 360° gradi, ma assiduamente anche il mondo della Formula 1, la Moto GP ed il ciclismo, specie le grandi corse a tappe. La mia è una voglia infinita di SAPERE, del resto Seneca affermava: Sii servo del sapere se vuoi essere veramente libero.