Partiamo con una premessa: siamo nel mese di Luglio e quindi in un periodo della stagione in cui i risultati contano praticamente nulla. Ecco perchè la nostra analisi si concentrerà esclusivamente sulla prestazione offerta dagli azzurri. La squadra partenopea dopo le precedenti uscite con Anaunia, Trento e Carpi era chiamata a confermarsi anche contro un avversario più ostico, come infatti si è dimostrato il Chievo. La compagine azzurra, nonostante la grande organizzazione tattica degli avversari, è riuscita comunque a produrre il suo gioco costruendo occasioni su occasioni, soprattutto nel primo tempo con Mertens  e Callejon particolarmente ispirati. In particolar modo il folletto belga ha palesato già una buona condizione fisica, rendendosi imprendibile per la difesa avversaria grazie ai suoi movimenti tra le linee alternati all'attacco alla profondità. Stesso discorso per Callejon, il quale è andato vicino a ripetere il gol fatto contro il Carpi dopo soli 2 minuti di gioco. 

Il Napoli, come suo solito, è stato da subito padrone del gioco imponendo ritmi alti al match. A differenza delle precedenti sfide la squadra azzurra si è trovata dinanzi una formazione che ha saputo tenergli testa e ciò ha complicato le classiche giocate in velocità. Nonostante ciò la squadra di Sarri ha provato a giocare come sa mettendo in moto il tridente d'attacco, che però è stato limitato dalla non eccelsa serata di Insigne, poco ispirato ed appesantito dai carichi di lavoro di Dimaro come tutti gli altri compagni. Dopo aver mancato una clamorosa opportunità per passare in vantaggio con Mertens, il Napoli si è ritrovato sorprendentemente sotto nel punteggio a causa di un errore di Koulibaly, che nel tentativo di rinviare la sfera ha servito un ottimo assist ad Inglese che da pochi passi non ha sbagliato. Un gol dalla forma di deja vu, dato che proprio nella passata stagione il Napoli ha spesso rovinato partite palesemente dominate con errori banali. A differenza del campionato scorso i partenopei non sono riusciti immediatamente a reagire, dando campo al Chievo, che ha provato ad approfittarne per rimpinguare il proprio bottino.

Infatti i clivensi, dopo il gol, hanno costruito un'altra clamorosa occasione da rete con Gamberini, che di testa ha sfiorato il 2-0. A questo punto il deja vu si è trasformato in realtà, in quanto esattamente come l'anno passato il Napoli ha palesato problemi sulle situazioni di calcio piazzato. Una situazione su cui Sarri ha lavorato per tutta la durata del ritiro di Dimaro, ma sulla quale non è ancora riuscito a porvi un rimedio efficiente e definitivo. Gli errori non sono finiti qui perchè anche Maksimovic si è reso autore di qualche svarione difensivo, che fortunatamente per gli azzurri non ha comportato la seconda capitolazione. L'intervallo è arrivato al momento propizio, infatti i partenopei sono usciti dagli spogliatoi con nuovi uomini e nuovo vigore. Spazio soprattutto a Milik ed Ounas in sostituzione di Insigne e Callejon. Il neoacquisto algerino si è messo subito in mostra con dribbling stretti e corsa sulla fascia ed il suo lavoro è stato premiato al 59' con il gol dell'1-1 dopo un'incursione di Koulibaly dalla fascia sinistra. Un gol da opportunista per il n.37 azzurro, che si sta sempre di più consolidando all'interno del gruppo partenopeo. Un'ottima notizia per Sarri, che ha trovato un nuovo asso nella manica, da usare magari a partita in corso, quando le cose si fanno difficili o si complicano come in questa occasione.

I tifosi già lo paragonano a Lavezzi per le sue caratteristiche, ma per qualità tecnico-tattiche sembra ricordare un po' il Mertens di qualche anno fa. Nonostante il suo gol, il Napoli ha continuato a palesare qualche difficoltà nel rendersi pericoloso negli ultimi 20 metri ed allora il Chievo ne ha approfittato per far male in contropiede. Alla prima vera occasione del secondo tempo i clivensi hanno sfiorato il nuovo vantaggio con Gaudino che su calcio di punizione ha colto l'incrocio dei pali. Il Napoli ha reagito col proprio giocatore di riferimento, Milik, che servito da Diawara non è riuscito a dare precisione al suo tocco. Poco dopo il polacco ha avuto un'altra opportunità su corner dell'esordiente in maglia azzurra, Mario Rui, ma il suo colpo di testa è terminato oltre la traversa. Da qui il Napoli ha tentato in maniera abbastanza confusa di trovare il gol del 2-1, affidandosi soprattutto alle giocate di Ounas, che però ha peccato di precisione al momento dell'ultimo passaggio. La partita è terminata dunque con un pareggio, che magari non farà felici i tifosi del Napoli, ma che deve essere interpretato nella maniera corretta, ovvero come un risultato frutto dei pesanti carichi di lavoro svolti in questo periodo della stagione. Le vittorie che contano arriveranno più in là, ovvero quando ci sarà da disputare il preliminare di Champions League, al quale il Napoli si sta avvicinando nella maniera migliore possibile.