Squadra che vince, non si cambia. Nemmeno dopo la sosta per le Nazionali, dalla quale tutti gli interpreti del Napoli di Maurizio Sarri sono tornati carichi a mille in vista dell'impegno delicatissimo di questa sera, che opporrà la capolista alla Roma di Eusebio Di Francesco. Weekend di scontri al vertice in Serie A, con Roma-Napoli piatto forte della serata degli anticipi, che vedrà impegnate anche altre due rivali invischiate nella lotta alle prime posizioni della graduatoria, ovvero Juve e Lazio. Tornando al Napoli, la truppa partenopea viaggia alla volta dell'Olimpico con il vento in poppa, forte di sette vittorie consecutive e di un primato che ha infuso entusiasmo e autostima ad un gruppo sempre più autorevole nel suo incedere. 

Stavolta, però, al cospetto del Napoli di Marek Hamsik una Roma che nell'ultimo periodo, infortuni dell'ultima ora a parte, ha viaggiato su ritmi simili a quelli dei partenopei, acquisendo sempre più padronanza dei nuovi dettami voluti da Di Francesco. Non solo. Per indole, da anni oramai a questa parte, la truppa giallorossa è sempre stata indigesta al Napoli - a parte in qualche occasione come nella sfida di ritorno dell'Olimpico della passata stagione - grazie alla fisicità della mediana capitolina e, generalmente, di tutta la rosa romana.

Festeggiamenti al Dall'Ara per il gol di Mertens dello 0-2 - Foto Ssc Napoli
Festeggiamenti al Dall'Ara per il gol di Mertens dello 0-2 - Foto Ssc Napoli

La sfera tattica - Fisico e stazza che hanno limitato spesso il fraseggio napoletano, frustrandolo sul nascere, nelle sue prime fonti. Probabile che il tecnico pescarese per opporre la sua resistenza questa sera parta proprio da questo concetto, ovvero con Nainggolan in pressione su Jorginho e Dzeko a sacrificarsi tra i due palleggiatori centrali del Napoli, Albiol e Koulibaly. Di contro il Napoli proverà sicuramente a fare la sua gara, nell'intento di saltare a piè pari la prima fase di pressione giallorossa, attraverso il solito giro palla che tende a favorire l'asse mancino con Ghoulam-Hamsik ed Insigne, oppure con dei passaggi in verticale per le mezzali, il cui lavoro sarà risulterà di fondamentale importanza per creare i presupposti della superiorità numerica alle spalle dei dirimpettai rivali ed innescare Mertens ed il tridente offensivo. 

...non solo tattica - Questione di mentalità, di intelligenza, in fin dei conti anche di crescita, di maturità. Alla base della prestazione di questa sera non dovrà esserci soltanto il solito calcio-spettacolo offerto per larghi tratti di questa stagione dai partenopei, bensì anche una buona, ottima dose di raziocinio che non deve e non dovrà portare il Napoli a forzare la mano eccessivamente per andare a caccia del risultato. La grande squadra la si riconosce anche in queste partite, soprattutto in queste partite, quando al di là dell'imporre il proprio credo, si attende il momento giusto per colpire l'avversario, rispettandolo in primis. Carpe diem. 

L'esultanza di Koulibaly contro il Cagliari - Foto Ssc Napoli
L'esultanza di Koulibaly contro il Cagliari - Foto Ssc Napoli

Le ultime di formazione - Nessun particolare problema per Maurizio Sarri, che ha tutti a disposizione e non ha convocato il solo Tonelli per la trasferta romana. Saranno quindi i titolarissimi a scendere in campo dal primo minuto all'Olimpico, con il solito schieramento a fare da sfondo: Reina tra i pali, difesa composta da destra verso sinistra da Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam, terzetto di mediana con Allan sul centro-destra, Jorginho in cabina di regia ed Hamsik a fare da tramite con l'attacco, il cui tridente è quello composto da Insigne, Mertens e Callejon. 

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. All. Sarri;