Un popolo a sostegno di una squadra. Una marea azzurra, quella che oggi pomeriggio, al San Paolo, proverà a mantenere vivo un sogno, quello dello Scudetto, che il Napoli di Maurizio Sarri sta contribuendo a tener sempre più vivo. Gli azzurri approcciano all'undicesima fatica stagionale da capolista, così come hanno affrontato tutte le precedenti giornate di campionato - unica eccezione la gara di mercoledì a Genova. Nel catino di Fuorigrotta, davanti ai 50.000 che presenzieranno, è di scena il Sassuolo di Bucchi, ex di giornata che quel pubblico ha imparato ad amarlo e riconoscerlo come arma in più.

Il momento tutt'altro che positivo degli emiliani sembra facilitare, soltanto sulla carta, il compito di Hamsik e compagni, consci tuttavia delle oggettive difficoltà di una gara che presenta alcune insidie, quali soprattutto quella di sottovalutare i rivali. Aspetto che tuttavia non sembra appartenere a questa nuova versione del Napoli, autorevole e maturo, costruito e forgiato nella mente prima ancora che tecnicamente e tatticamente. Lo step di crescita in termini di personalità che si auspicava dai partenopei è finalmente arrivato e, quest'oggi, la gara al Sassuolo rappresenterà l'ennesimo banco di prova in tal senso. 

Vietato fallire, per tanti motivi. Per continuare nell'incedere apparentemente inarrestabile, per allungare la striscia positiva di risultati aperta oramai da svariati mesi, per rispondere alle vittorie negli anticipi di Juventus e Roma - e forse della Lazio a Benevento a pranzo - ed allungare momentaneamente sull'Inter impegnata domani sera. Il tutto senza dimenticare l'impegno di mercoledì sera contro il Manchester City: inevitabile non pensarci, perché il Napoli ci penserà fisiologicamente, ma il ronzio di Guardiola ed i suoi dovrà essere metabolizzato in accezione positiva, con la voglia di archiviare il prima possibile l'impegno odierno per poi concedersi un fisiologico rilassamento, ma soltanto a punteggio acquisito. 

Di contro il Sassuolo arriva a Fuorigrotta nel peggior momento possibile. La sconfitta contro l'Udinese ha buttato nuovamente a terra il morale della truppa emiliana. Una partita, un atteggiamento, fin troppo brutto per essere vero quello dei neroverdi nella sfida infrasettimanale contro i friulani. Inoltre, l'infortunio che terrà fuori dai giochi Berardi per il prossimo mese, non aiuta nel tentativo di rialzarsi e provare a mettere i bastoni tra le ruote ai napoletani. 

Le ultime dai campi

Nessun dubbio per Maurizio Sarri, che sembra aver ben chiare le idee in vista della sfida agli emiliani: torna Raul Albiol, che ha smaltito l'influenza e torna titolare con Koulibaly al centro della difesa. L'unica novità sarà quella di Maggio sulla destra, con Ghoulam - in odore di rinnovo - dalla parte opposta. Torna la coppia Jorginho-Allan in mediana, con Hamsik mezzala sinistra. Il tridente d'attacco oramai non fa più notizia, con Mertens davanti a tutti, Insigne e Callejon ai suoi fianchi. 

Qualche problema di formazione per Bucchi, che deve rinunciare a Goldaniga, Adjapong, Dell'Orco,  Letschert, Duncan e Berardi. Qualche speranza in più di vedere invece Cannavaro al centro della difesa con Acerbi, davanti a Consigli; il difensore ex di giornata dovrebbe recuperare. Gazzola e Peluso completano il quartetto difensivo, Sensi e Missiroli le mezzali ai lati di Magnanelli, mentre Politano e Ragusa saranno gli esterni d'attacco ai lati di uno tra Falcinelli e Matri. 

Le probabili formazioni

Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. All. Sarri

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Sensi, Magnanelli, Missiroli; Politano, Falcinelli, Ragusa. All. Bucchi