"Per noi l'Europa League è importante, vogliamo continuare a far bene come in campionato e bisogna passare da domani. Affrontiamo una squadra rivelazione, sta facendo bene in Germania, ha giocatori giovani che vogliono dimostrare il loro valore. Ma anche noi abbiamo grande voglia con giocatori che hanno avuto meno spazio e che vogliono dimostrare che ci stanno nel Napoli".

Vincere aiuta a vincere e, dopo la lunga serie di successi maturata in campionato che ha permesso al Napoli di mantenere il primato in Serie A ai danni della Juventus, gli azzurri vogliono proseguire la marcia anche in Europa, dove domani sera sfideranno il Lipsia nell'andata dei sedicesimi di finale. Intervenuto accanto a mister Sarri, Christian Maggio ha ribadito l'importanza di non dare nulla e nessuna partita per scontata, a partire da quella di domani sera. 

Occasione, quella contro i tedeschi, per vedere in campo anche chi, fin qui, non ha giocato con assiduità: "Seguiamo un percorso col mister, anche chi gioca meno con questo modulo sembra che giochi comunque da tanto tempo. Tutti hanno imparato e questo è positivo, deve essere il giocatore a capire gli automatismi, Sarri gioca diversamente dagli altri, ma sono contento anche di Tonelli che ha fatto una grande partita. Chiunque giochi fa bene". 

Guardando alla sua presenza in campo, Maggio si dice pronto a rispondere all'eventuale chiamata del mister, così come è stato nelle precedenti occasioni in cui è stato chiamato in causa: "Lo spero, per me è una competizione importante. Al di là dell'età voglio dimostrare il mio valore e spero di essere da stimolo per chi gioca meno e vuole una mano. In questi anni abbiamo compagni con esperienza, giocano con le nazionali, non è che posso dire più di tanto ma quando serve aiuto sanno dove trovarmi".

Inevitabile tuttavia non guardare anche al campionato, con le sfide contro Atalanta e Lazio che hanno dato maggiore fiducia e consapevolezza alla squadra partenopea, con la speranza sempre più viva di potersi giocare lo scudetto: "Ci sono state diverse occasioni in cui abbiamo capito che può essere la volta buona. Sarebbe stupido negarlo, quest'anno abbiamo possibilità per un obiettivo incredibile, ma ora non siamo arrivati a niente, mancano tante partite. La voglia c'è, l'avete visto, ma il cammino è lungo. Ora pensiamo al Lipsia per passare il turno".

Infine, una rapida battuta sulla sua parentesi partenopea, che dura oramai da dieci anni, tra paragoni con le precedenti versioni della squadra ed il rapporto con la città: "Se è il miglior Napoli in cui ho giocato? E' difficile da dire, negli ultimi 3-4 anni sono arrivati giocatori importanti, un tecnico che li ha amalgamati e fatti rendere al massimo. Andando più indietro c'erano i giocatori forti, ma non la squadra ed i risultati erano considerati incredibili. Negli anni siamo cresciuti, la crescita c'è sempre stata. La città? In un minuto è difficile, sono successe tante cose, crescendo sempre, la città mi dà tanto, la mia famiglia sta bene e questo è tutto. Ho sempre creduto in questo progetto, speriamo che non si fermi ma che abbia possibilità di crescere. I tifosi sono unici, c'è il mix giusto per star bene".

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