"Ho detto ai ragazzi che giovedì scorso abbiamo fatto una partita da cialtroni e la responsabilità al 70% è mia, 10% dello staff, 10% della società e 10% dei giocatori. Non è stata colpa di chi è sceso in campo, chi gioca meno di solito faceva molto di più. Tutto l'ambiente non era carico, ed è stato un errore". Prova a caricarsi di responsabilità Maurizio Sarri che, intervenuto nel ventre della Red Bull Arena di Lipsia in sede di presentazione della gara di ritorno prevista domani contro i tedeschi, ha provato a scrollare dalle spalle dei suoi calciatori un minimo di pressione. Determinazione e coraggio le parole che il tecnico ha pronunciato per la sfida di domani, importante soprattutto per lanciare un messaggio positivo al gruppo. 

"Dobbiamo scendere in campo con grande voglia e con la speranza di avere qualche episodio a favore che possa riaprire il discorso qualificazione. Percentuale di qualificazione? Palesemente a favore del Lipsia, ma se non raggiungiamo i due obiettivi, cioè riscattare l'andata e fare un buon risultato, inutile pensare al terzo che è la qualificazione". Sulla propensione della sua squadra a giocare meglio in trasferta, il tecnico ammonisce: "Quest'anno in campionato abbiamo fatto meglio in trasferta, per la nostra squadra non fa grande differenza giocare in casa o fuori. La differenza è stata nell'anima, nella voglia. Noi dobbiamo pensare a riscattarci, a vincere ed avere follia per pensare che possiamo qualificarci. Questo potrebbe darci gusto, farci divertire, farci trovare delle sensazioni che in Europa abbiamo fatto fatica a trovare".

Sulla scelta, da parte della squadra, della società e, soprattutto dei tifosi, di non pensare e guardare all'Europa piuttosto guardando e concentrandosi sul campionato, il tecnico prosegue: "I tifosi non sono divisi, sono fedeli e amano una donna sola. Anche in Italia, se è per questo, si è vinto poco. Ciò che dicono ci fa piacere ma non deve inficiare la mentalità, dobbiamo essere noi con le prestazioni ad entusiasmarli. Ci siamo riusciti in Serie A e, a sprazi, in Champions: un grande preliminare e due belle sfide col City, poi in trasferta ci siamo un po' persi. In questo momento chi vive Napoli sa benissimo che ai tifosi interessa solo una cosa".

Motivo però per guardare a domani con uno sguardo particolare è la voglia di riscattare l'andata e, soprattutto, guardare positivamente al futuro. Sarri sottolinea così l'atteggiamento più che positivo della sua squadra: "Ho la fortuna di allenare una squadra che dal punto di vista degli allenamenti è inattaccabile. Si allena sempre con intensità e ritmo, è talmente continua che non mi dà mai indicazioni negative durante la settimana. La gara di giovedì è stato un fulmine a ciel sereno perchè il livello degli allenamenti era stato quello di sempre. Le gare di campionato ultimamente per noi mentalmente sono pesanti e non siamo riusciti a ricaricarci per quella successiva, e in questo momento numericamente non siamo nemmeno tanti. Penso che a livello di mentalità questa squadra in campionato sta dimostrando un grande cuore, attaccamento e determinazione, nelle altre manifestazioni non riesce a trovare lo stesso livello di determinazione, ed è un salto che bisogna fare. Probabilmente dovremo ampliare l'organico, cercare di fare qualcosa in maniera diversa che quest'anno per errori o altre situazioni non siamo riusciti a fare, ma dobbiamo trovare questa continuità di sensazioni per riuscire ad affrontare tutte le gare nella stessa maniera".

Sulla presenza di Zielinski in campo e sul tipo di giocatore che sta diventando il polacco, Sarri successivamente si sbilancia chiudendo così la conferenza: "E' un talento assoluto dal punto di vista tecnico, ha grandi doti fisiche, se cresce a livello di personalità può decidere lui dove giocare in futuro, potrebbe farlo in qualsiasi zona del campo. Sarà il nuovo De Bruyne". Ed infine, sulle condizioni di Mertens: "Ha avuto una leggera distorsione, decideremo domattina". 

In compagnia di Sarri presente anche Lorenzo Insigne. Il talento partenopeo ci ha tenuto a sottolineare che la settimana scorsa il Napoli non ha sottovalutato l'impegno: "No, credo che siamo scesi in campo un po' molli. Sappiamo che il Lipsia ha grande talento, abbiamo approcciato male la gara ma assolutamente non abbiamo sottovalutato nessuno. Al di là di chi scende in campo, abbiamo tutti la stessa mentalità e la stessa voglia che ci trasmette il mister durante la settimana. Il tecnico ha fiducia di tutti e quando scendiamo in campo cerchiamo sempre di ripagarla".

Sulla possibilità di vederlo in campo domani sera e sulle percentuali di qualificazione, il napoletano prosegue: "Le giocherei tutte, ma decide il mister. Domani non conta questo, conta la squadra e la voglia di passare il turno a tutti i costi. E' ripetibile l'1-4 visto a Wolfsburg? Speriamo bene, noi cercheremo di passare il turno a tutti i costi, per i tifosi e per noi stessi. Tanta gente dice che abbiamo snobbato l'Europa, ma non è vero: abbiamo solo approcciato male qualche partita. A me dispiace perchè a noi fa piacere giocare le gare internazionali, sarebbe brutto vedere il Napoli primo in classifica ma uscire dalle coppe". 

Ed infine, sulle motivazioni legate a questa trasferta, la chiosa: "Abbiamo voglia di riscattare la sfida del San Paolo, sappiamo che dobbiamo fare tre gol e se partiamo forti, con la nostra mentalità, sicuramente potremo metterli in difficoltà, nonostante non sarà facile. Lo stadio pieno non ci interessa, pensiamo solo a giocare. Dispiace che all'andata non erano in tanti al San Paolo, ma noi sappiamo quanto ci stanno vicino".