Il Palermo non naviga in acque tranquille, solo undici punti in altrettante partite, mentre la panchina di Giuseppe Iachini non è così salda, rispetto a qualche mese fa. Il tecnico rosanero è più a rischio che mai, con Zamparini che tiene il suo destino nelle proprie mani, in attesa dell'esito della sfida focale contro il Chievo Verona. Iachini commenta così le recenti voci, su un suo possibile avvicendamento: "Mi dispiace che si dica che io sia in confusione, cerco di risolvere le confusioni e le problematiche. Io non mollo, a volte il presidente usa delle parole per stimolare non me nello specifico, ma la squadra. Ho già detto a Zamparini queste parole, serve un po' di entusiasmo in più cavalcando l’onda del lavoro fatto.

"Vado avanti con la consapevolezza che dobbiamo venir fuori da un momento così. Il calcio è fatto anche di episodi. Non bisogna dimenticare quanto fatto da me e dal mio staff, dal record di punti ai gol fatti, allo sviluppo del gioco alla crescita e alla valorizzazione di tanti giovani. Si può parlare di tutto, dei punti che ci mancano e del resto. Sono abituato a lasciare quando vinco, per mio carattere e per dignità di persona e di uomo. Ho massima fiducia nei ragazzi, ci serve serenità ed entusiasmo, perché abbiamo grossi margini di crescita e possiamo rimetterci in carreggiata".

Nervi tesi anche in campo, in settimana c'è stato un acceso diverbio durante l'allenamento tra Lazaar e Vazquez. Iachini calma le acque e minimizza sull'accaduto: “Io voglio che negli allenamenti si crei il ritmo partita, ci può stare un’entrata scomposta nei confronti di un compagno ma non cattiva per far male. L’episodio è morto lì, andremo presto a cena e loro pagheranno per i compagni. I ragazzi sono compatti e coesi, mi auguro che portino avanti questa energia. Sento la fiducia del gruppo”.