Un punto divide Palermo e Frosinone all'alba della giornata numero 16. Nel ricco sabato di A, alle 18, confronto al Barbera, incrocio chiave per il futuro di Davide Ballardini. In settimana colloquio con Zamparini, la decisione di proseguire insieme, almeno fino alla fermata odierna. Il tecnico si gioca una fetta di futuro, l'ombra di Iachini incombe sull'attuale guida. In caso di capitombolo, da non escludere un ritorno del vecchio mentore. L'uscita dalla Coppa Italia - contro un avversario di categoria nettamente inferiore - la conseguente punizione per tre giocatori della rosa, fino alla sconfitta netta di Bergamo, tutto spinge sull'orlo del baratro, restano 90 minuti, in cui mostrare quantomeno orgoglio. 

Discorso diverso per il Frosinone, costruito per la salvezza e alle prese con una A da scoprire e interpretare. Stellone guadagna credito soprattutto al Matusa, nelle gare casalinghe, ma fiuta il colpaccio. Un Palermo alle corde può essere occasione propizia per abbandonare le ultime posizioni e accantonare una contendente inattesa. 

Nel Palermo, fuori causa per scelta presidenziale Rigoni, Maresca e Daprelà, con loro El Kaoutari. Ballardini si affida al collaudato 4-3-1-2, con Vazquez ad ispirare Gilardino e Trajkovski. L'unico ballottaggio in mediana, con Brugman che si gioca la zona centrale con Jajalo. Hiljemark e Chochev mezzali. Sorrentino difende i pali, linea di difesa composta da Struna, Goldaniga, Gonzalez e Lazaar. 

In quest'undici un ritocco alla formazione indicata in precedenza. Brugman un passo avanti, con Vazquez ad affiancare Gilardino e Trajkovski escluso al via. 

Stellone risponde con un 4-4-2 equilibrato. Dionisi è della partita, come Ciofani, tandem d'attacco titolare al via. Soddimo, l'elemento di maggior tecnica, sull'out di destra, con Paganini sulla corsia opposta. Centralmente spazio a Gori e Sammarco, con il secondo insidiato da Gucher. Blanchard e Diakitè cerniera di difesa, esterni bassi Rosi e Pavlovic (Crivello l'alternativa). In porta Leali. 

Ballardini "I ragazzi stanno molto bene fisicamente e con la testa mi sembra che stiano bene e penso che resteranno in ritiro per stare insieme e compattarsi sempre più. La ricerca del gioco c’è sempre e quello che bisogna avere è la compattezza, serve essere completi e muovere la palla creando occasioni da gol. Voglio una squadra che sia compatta e concreta e che faccia bene le due fasi di gioco. Giochiamo in A e se vuoi confrontarti con le squadre di questa categoria devi essere compatto e concreto, nelle ultime partite abbiamo preso 6 gol e a dirla tutta ho pensato a questo aspetto. Abbiamo commesso l’errore di dare la sensazione di non essere una squadra coesa, l’impegno c’è ma ci vuole più attenzione e non bisogna concedere nulla all’avversario. La nostra rosa è molto giovane e quindi abbiamo ancora molto da imparare.

Stellone “E’ delicata, fondamentale per il morale perché siamo terzultimi. Sulla carta questa è la partita più abbordabile tra quelle che mancano al termine del girone d’andata. Ripetendo le prestazioni fatte con Inter, Verona e Chievo, possiamo far punti”.

A Firenze non abbiamo mai tirato in porta, ma nelle altre gare abbiamo sempre fatto bene. Dobbiamo giocare con intelligenza e non lasciare i contropiedi al Palermo, che ha bisogno di vincere la gara. Loro non stanno facendo così male con Ballardini. Avevano fatto bene con la Lazio e nella prima mezzora con la Juve. E’ chiaro che hanno qualche lacuna. Ma dobbiamo stare attenti”.