Dopo la breve ma comunque negativa esperienza di Parma, Manuel Arteaga sbarca a Palermo per proseguire l'ottima tradizione degli attaccanti sudamericani, che ha avuto in Paulo Dybala l'ultima testimonianza nella passata stagione. Il puntero venezuelano, arrivato in rosanero dallo Zulia per allargare le rotazioni del reparto offensivo a disposizione di mister Ballardini, vuole cancellare il passato e ripagare la fiducia ricevuta da chi lo ha riportato in Italia: "La mia prima volta in Italia non è andata bene, ora sono sicuro di poter far meglio rispetto al passato. Ringrazio il presidente Zamparini per questa opportunità, sono felice e devo soltanto avere pazienza. Voglio fare bene qui".

Arteaga descrive le proprie caratteristiche, ovvero quelle della punta centrale che possono servire al Palermo, soprattutto quando Alberto Gilardino avrà bisogno di tirare il fiato: "Sono una prima punta, mi sento già pronto per giocare. Appena ho avuto questa opportunità ho subito detto di sì, Palermo è per me una grandissima chance. Ho visto le partite contro Frosinone e Sampdoria, so già come gioca la squadra. Ho parlato con tutti i miei nuovi compagni nella giornata di ieri, mi hanno accolto bene. Palermo inoltre mi piace come città".

Inevitabile un breve accostamento a Dybala, ma Arteaga non ci sta e vuole dimostrare di poter fare grandi cose senza paragonarsi ai grandi bomber del passato recente del Palermo: "Io sono Manuel Arteaga, non Paulo Dybala. Cercherò comunque di far bene e di dare il massimo per la squadra. Gilardino è un campione, sarà un punto di riferimento per me. Voglio imparare tanto da lui".