Tornata n.22, il girone di ritorno entra nel vivo, l'andata è ormai un tiepido ricordo. I numeri assumono - col passare delle settimane - una valenza maggiore, calcoli frenetici per stilare tabelle e obiettivi. Il Carpi - matricola che piace - ha un unico diktat, fin dall'alba della stagione corrente. Onorare la categoria, inseguire con ogni forza la permanenza in A. Il Palermo ha invece gradi diversi, data la storia recente. Un club da sempre avvezzo a zone di classifica più nobili. Le incertezze societarie possono però riflettersi anche sul terreno di gioco e portare al collasso una piazza solitamente abituata ad altro. Al Braglia, va in scena quindi un inedito scontro salvezza, il Carpi del maestro Castori incrocia il Palermo del nuovo corso Barros Schelotto. Ribaltoni di panchina da ambo le parti: andata e ritorno per Castori, via vai continuo quello rosanero, fino ai saluti con Ballardini e alla scommessa sudamericana. 

Le sensazioni sono positive, il Carpi è finalmente - di testa - perfettamente calato nella realtà della massima serie, vola grazie a peculiarità già note nel trionfale percorso cadetto: spirito di squadra, senso del lavoro, costante sacrificio di gruppo. La virata del Palermo, repentina, riguarda l'atteggiamento tecnico-tattico, un credo visibile: la palla corre, la squadra crea e chi osserva si diverte. 

8 punti in 4 partite, questo il biglietto da visita dei padroni di casa, il pari di San Siro, Lasagna in inferiorità numerica, come ulteriore trampolino verso una rincorsa impensabile. Il Palermo risponde però colpo su colpo. I tre punti recenti consentono a Schelotto di approcciare l'insidiosa trasferta odierna con sei lunghezze di vantaggio, da gestire nella labirintica volata salvezza. L'undici rosanero può godere quindi di un gruzzoletto non da poco, un punto può servire alla formazione ospite, meno ai biancorossi. 

Il Palermo si presenta a Modena con il modulo collaudato. 4-3-3 o 4-3-1-2, con Vazquez e Quaison a supporto di Gilardino. I due possono allargarsi sull'esterno a completare il fronte offensivo - in questo caso comparto a tre - o disporsi differentemente, con il primo nel ruolo di seconda punta, e il secondo sulla trequarti a collegare settore di centrocampo e settore d'attacco. In mezzo, Jajalo guida Hiljemark e Chochev (in corsa anche Maresca). Davanti a Sorrentino, linea a quattro con Struna (Morganella), Goldaniga, Gonzalez e Lazaar.    

4-4-1-1 per Castori, con un uomo - Bianco - a ridosso dell'unica punta di ruolo, Mbakogu. Carpi quindi pronto a sfruttare la rapidità del 99 per colpire di rimessa il Palermo. Folta la zona centrale, che vede sulle corsie Sabelli e Di Gaudio. Il tecnico chiede proprio a Di Gaudio una doppia veste: supporto in fase di ripiegamento e qualità davanti. Bianco e Cofie coppia mediana. Belec - eroe a San Siro - protegge i pali, in difesa Zaccardo, Romagnoli, Suagher e Gagliolo. Fuori, per squalifica, Pasciuti. Assenze pesanti nel Carpi: out Fedele, Daprelà, De Guzman. Non è al meglio Letizia.