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Palermo, Vazquez: "Lascio dopo tre anni bellissimi, ma non so dove andrò"

Il fantasista italo-argentino saluta e ringrazia i rosanero per le stagioni in cui è esploso definitivamente. Con una punta di rammarico per la mancata convocazione in azzurro.

Palermo, Vazquez: "Lascio dopo tre anni bellissimi, ma non so dove andrò"
Palermo, Vazquez: "Lascio dopo tre anni bellissimi, ma non so dove andrò"
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Di Francesco Cammuca

Dopo Stefano Sorrentino, il quale però non ha ancora dato alcun annuncio, anche Franco Vazquez si prepara a lasciare Palermo. E lo fa attraverso un'intervista, rilasciata per il portale argentino Dxt Carlos Paz: "Si è chiuso un ciclo, non posso dare al Palermo più di quel che ho dato. Sono stati tre anni molto belli, ora ho bisogno di cambiare aria e avere nuovi stimoli, nuovi obiettivi, lottare per cose più importanti. La cosa più bella è stato salutare nel migliore dei modi, realizzando quel che avevamo promesso con tutto il gruppo, e questo mi rende felice".

Inevitabile, a questo punto, la domanda relativa a quella che potrebbe essere la sua prossima squadra. Si è parlato soprattutto di un suo approdo al Milan oppure in un club estero, ma Vazquez non si sbilancia: "Per ora non c’è nulla, voglio solo godermi le vacanze perché è stato un anno stressante. Più in là, quando arriverà giugno, penserò a dove andare nella prossima stagione. Chiaramente il campionato italiano lo conosco abbastanza bene e adattarmi non sarebbe difficile come potrebbe essere altrove. Sono disponibile ad ascoltare tutte le proposte e accettare quella che credo migliore".

Un Franco Vazquez che sperava, grazie anche al finale di stagione e all'ipotesi di un ritorno di Conte al 3-5-2, di rientrare in corsa per una convocazione a Euro2016: "Era un obiettivo che mi ero prefissato sin dall’inizio di questa stagione. però devo rispettare le decisioni dell’allenatore, che siano giuste o meno".

In ogni caso, il bilancio che Vazquez fa per la sua stagione è positivo: "Personalmente è stato un anno molto buono, per il gruppo non tanto, perché abbiamo avuto molti cambi e questo ci ha condizionato. Grazie allo sforzo di tutti siamo potuti risalire e nell’ultima giornata siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo proposti a inizio anno. Sento di essere cresciuto in molti aspetti. Quando le cose non vanno come si spera, è qui che uno deve farsi forza, abbassare la testa e lavorare il doppio. Anche per il fatto che tutti speravano di fare diversamente".