Davide Ballardini vede l'arrivo della prima giornata senza particolare entusiasmo. Il tecnico del Palermo, alla vigilia del match interno contro il Sassuolo che aprirà il campionato dei rosa, vede una squadra falcidiata da problemi fisici e senza particolari squilli dal mercato. In ogni caso, il mister ravennate ribadisce di voler puntare sul lavoro per aggirare queste avversità: "Penso solo alla gara di domani e ai giocatori che abbiamo a disposizione con giocatori come Rajkovic, Embalo e Jajalo che sono tornati ad allenarsi solo da giovedì. Trajkovski e Morganella non saranno a disposizione quindi la settimana attuale ha detto questo. Il Sassuolo è un esempio per tutti, perché Di Francesco è l’allenatore che in Italia siede di più sulla stessa panchina, da quattro e questo è il quinto. Parliamo di una società forte con idee molto chiare su come rinforzare la sua rosa. E’ una realtà consolidata che merita risultati che stanno avendo a cui non basta solo la forza economica, che tra l’altro ha pure".

Di recente Zamparini ha sbottato contro il suo allenatore, invitandolo a pensare solo al campo e non al mercato. Immediata la risposta di Ballardini, il quale schiva in maniera diplomatica le domande sui giocatori in arrivo a Palermo, come il regista brasiliano Bruno Henrique e il giovane centrocampista Ouasim Bouy: "Io sono sereno, il pubblico ha capito che la squadra è seria e dà tutto. Basta questo per essere soddisfatti. Poi non parlo di Bruno Henrique e Bouy ma solo della gara col Sassuolo. Se arriveranno saremo contento ma ne parleremo più avanti".

Nonostante i tanti problemi e il rischio sempre vivo di un esonero, il tecnico prova ad espprimere il proprio obiettivo per la stagione: "Proveremo a far bene ogni partita, di dare tutto quello che si ha nella qualità del gioco. Estrema disponibilità e fame da parte di ognuno di noi. Non so faremo meglio o peggio della passata stagione ma dovremo dimostrare più dell’ordinario perché il Palermo ha bisogno di questo. Ci sono delle buone premesse per smentire chi dice che il nostro organico non è all’altezza di questa categoria. C’è grande voglia di dimostrare il nostro valore in campo e il pubblico ha capito che tipo di squadra siamo. Seria, con dei limiti, ma che ci prova sempre col gioco".

Si parla della formazione che scenderà in campo, tra uomini contati e la possibilità di passare al centrocampo a rombo in base ai prossimi movimenti di mercato: "Non amo il rombo ma ho i miei principi di gioco. Mi piacciono i giocatori che hanno confidenza con la palla e che attaccano la porta. Poi giocare con più o meno centrocampisti non cambia la sostanza se dietro non ci sono dei principi cardine. Quaison è uno che può fare tutto, è rapido, tecnico, molto intelligente e in attacco può fare qualunque ruolo. Bentivegna ha delle qualità non comuni, rapidità, agilità, forza, e generosità. Deve tradurre ciò che di buono ha in qualcosa di più sostanzioso".