Alla fine, si rimane con Eugenio Corini in panchina. Il Palermo volta pagina ma prosegue con l'attuale guida tecnica, quella che non convince fino in fondo Maurizio Zamparini, ma che per il bene comune è stato mantenuto sulla panchina, anche in vista della proibitiva sfida di domenica pomeriggio al "Barbera" contro l'Inter, reduce da cinque vittorie consecutive. Il tecnico di Bagnolo Mella potrà proseguire il proprio lavoro sempre sotto il segno di un gruppo che a quanto pare lo segue, per poi dare comunque vita a prestazioni al di sotto della sufficienza, com'è accaduto ad esempio negli ultimi settanta minuti della sfida persa malamente sul campo del Sassuolo. Intanto un'altra fetta di fiducia è stata incassata da Corini, il quale si prepara ad affrontare la prima vera "big" capitata sul suo cammino, sette giorni prima della proibitiva trasferta sul campo del Napoli.

Corini, dunque, rimane, ma una novità ha comunque investito l'universo Palermo in questo convulso e tribolato inizio di settimana. È tornata ad essere occupata la carica di direttore sportivo, lasciata vacante ad inizio dicembre da Daniele Faggiano. E questa volta Zamparini ha deciso di saltare di palo in frasca, passando dal giovane dirigente salentino - nel frattempo approdato alla corte del Parma - ad una figura più esperta come Nicola Salerno. L'ex direttore sportivo - tra le altre - di Udinese, Lecce, Messina e Cagliari potrà iniziare a lavorare in maniera costante nelle ultime due settimane dedicate alla finestra invernale di mercato, per il quale potrebbe avere una certa indipendenza nonostante la costante presenza dei due consiglieri serbi di Zamparini, ovvero Davor Curkovic e Vlado Lemic, i quali fino ad ora non hanno lasciato segni positivi del proprio cammino al fianco del Palermo. Un dirigente più navigato e con anche ottimi rapporti con omologhi di altri club della massima serie (non esattamente la stessa cosa che si può dire su Zamparini), che potrebbe dunque dar vita a una serie di arrivi un po' più quotati e di spessore rispetto a quelli paventati finora.

Già, il mercato, una delle poche vie di salvezza per una squadra che ha virato la boa di metà stagione con soli dieci punti in cascina, e con otto lunghezze da recuperare per dare vita ad una rimonta che varrebbe un altro anno di serie A. Il primo nome messo nel taccuino da Salerno è quello di Alberto Paloschi, vecchio pallino del tecnico Corini e dato in uscita dall'Atalanta, considerando l'insostituibilità di Petagna e l'uscita dalla panchina nerazzurra di un giovane di talento come Pesic. Il nuovo ds del Palermo proverà a prelevare la punta di scuola milanista in prestito secco fino a giugno, da superare c'è soprattutto la concorrenza della Lazio. In uscita, invece, è stata bloccata per il momento la partenza di Oscar Hiljemark. Anche perchè proprio la compagine bergamasca - al momento la più interessata allo svedese - starebbe virando su altri giocatori per rafforzare un centrocampo indebolito dalla cessione di Gagliardini e dalla partenza di Kessie per la coppa d'Africa. Il mancato trasferimento dell'ex capitano dell'Under 21 scandinava bloccherebbe anche l'arrivo del terzino sinistro Dramè, e di conseguenza la partenza di Aleesami. Capitolo Goldaniga: il Torino continua a seguirlo, la Fiorentina lo valuta come alternativa per allungare le rotazioni difensive, ma nel frattempo Salerno incontrerà il suo agente.

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