Il Palermo sta vivendo una stagione molto complicata, probabilmente la più difficile da "curare" negli ultimi anni. La squadra è in grande confusione, e a testimoniarlo sono i pessimi numeri registrati fino a questo momento. In venti gare di campionato solamente dieci punti conquistati, con una difesa che è etichettata come la peggiore del campionato con 40 goal totalizzati. Stesso discorso per un'attacco scialbo e carente di qualità; gli unici che sembrano in grado di vivacizzare il tutto sono Quaison e Nestorovski che, tra l'altro, sono i protagonisti dei 17 goal totalizzati fino ad ora - 7 dal macedone e 4 dallo svedese. Il resto? Poca chiarezza e con il solito Zamparini che licenzia allenatori alla prima difficoltà. Era a rischio anche la panchina di Eugenio Corini ma, fortunatamente, il colloquio tra i due ha fruttato la fiducia almeno fino alla prossima partita. 

Adesso ci sarà da pensare al campo, al match contro l'Inter. Non c'è bisogno di precisare la netta superiorità dei nerazzurri, ma i rosanero cercheranno di portare a casa un risultato positivo. Corini si affida al 3-5-1-1 con Posavec confermato tra i pali, una difesa composta da Cionek, Gonzalez, Goldaniga. Sulla fascia destra Rispoli è intoccabile, mentre dall'altro lato ci sarà da sciogliere il dubbio Pezzella-Aleesami, con il giovane "canterano" in leggero vantaggio rispetto al norvegese. Negli ingranaggi del centrocampo ci saranno Jajalo Bruno Henrique, con Chochev ed Embalo in lotta per una maglia da titolare. Sulla trequarti confermato Quaison a supporto dell'unica punta Nestorovski. 

Come uscire da questa situazione? Il Palermo non merita tutto ciò. C'è troppa confusione intorno all'ambiente, occorrerà davvero un miracolo per ottenere la salvezza. Una stagione in Serie B potrebbe essere utile per far nascere un nuovo ciclo, magari come quelli degli anni d'oro con Miccoli, Cavani, Dybala, Vazquez, e tantissimi altri gioielli pescati dagli osservatori rosanero. Anche questo aspetto sembra essere decaduto, con una società che punta sì su giovani stranieri, ma che alla fine si sono risultati delle scommesse non azzeccate e spesso criticate da una tifoseria che chiede, giustamente, rinforzi più efficienti e di esperienza in questo momento delicato. Il famoso "scouting" può andar bene quando sai che davanti a te hai gente che conosce la categoria, ma in questo momento sarebbe meglio tralasciare questo discorso. 

Al momento il mercato non ha offerto i rinforzi che tanto occorrono a questa squadra. In attacco è arrivato Stefan Silva, attaccante svedese classe '90 proveniente dal Sundsvall. Per la difesa è stato scelto il 28enne bosniaco Toni Sunjic, prelevato in prestito con diritto di riscatto dallo Stoccarda. Insieme a Rajkovic potrebbe formare una coppia interessante per via della loro esperienza europea, ma il "problema" è che potrebbe essere troppo tardi.