La difficoltà di dover dare fondo a speranze che forse non esistono, o sono comunque molto flebili, contrapposte alla realtà dei fatti legata ad una classifica deficitaria e che rischia di costringere molto presto alla resa. Il Palermo e il suo allenatore Diego Lopez si preparano ad affrontare la sfida di san Siro contro il Milan, reduce dal mezzo passo falso di Pescara e quindi praticamente costretto a fare risultato contro una squadra con l'acqua alla gola. Il tecnico uruguaiano fa capire che ci sarà poco spazio per gli esperimenti e per i tentativi fatti per caso, visto che si affronta una squadra solida e di personalità, e che soprattutto ha un obiettivo importante da raggiungere, come la qualificazione alla prossima Europa League: "Affronteremo una squadra che sta facendo il suo - dichiara Lopez in conferenza stampa, quasi presentando il prossimo avversario - , capace di giocare un buon calcio e allenata da un ottimo tecnico. Servirà una grande prova, questa settimana i ragazzi hanno lavorato nel modo giusto e non era affatto semplice dopo la sconfitta rimediata contro il Cagliari". 

Lopez vuole ripartire dalle poche certezze che gli sono rimaste nelle ultime otto giornate di campionato. Una di queste è Alessandro Diamanti, per il quale il Palermo è riuscito a vincere il ricorso per la riduzione della squalifica - ammontante inizialmente a due giornate e poi dimezzata - rimediata dal capitano rosanero per via dell'espulsione di Udine. Il tecnico fa capire che il fantasista pratese sarà guida tecnica e psicologica della squadra in quel di san Siro, fin dal fischio d'inizio: "Avremo a disposizione Diamanti: Alino giocherà titolare, anche perché i giocatori più smaliziati devono indicare la strada ai ragazzi più giovani. L'esperienza può rivelarsi una componente fondamentale".

Una delle principali pecche della stagione del Palermo riguarda la mancata capacità di mettere in ghiaccio partite, sbloccate con autorità e poi perse in maniera quasi misera. Lopez ammette che in più di un'occasione la squadra avrebbe dovuto dare seguito a quanto di buono fatto in avvio delle gare o comunque nei primi tempi, ma al tempo stesso fa capire che non intende fare sconti a quei giocatori, il cui atteggiamento può far pensare a una resa già in atto nello spogliatoio del Palermo: "In più di una circostanza è mancata la capacità di portarsi sul doppio vantaggio e chiudere la gara. E' successo col Cagliari, così come con l'Udinese e il Torino, tanto per citare gli esempi più recenti. Ma qui nessuno molla, non può e non deve accadere. Solo continuando a crederci possiamo sperare nella salvezza. Dobbiamo pensare a fare il nostro lavoro, serve la giusta concentrazione per andare in campo. Chi getterà la spugna prima del tempo rimarrà a casa. Io non mollo e non deve farlo neanche la squadra. Non ho visto, tuttavia, situazioni di questo tipo".

E poi c'è da fare i conti con l'improvvisa astinenza da gol di Ilija Nestorovski. Nonostante la grande responsabilità derivata dalla fascia da capitano indossata nelle gare precedenti, il bomber macedone non porta gol e punti al suo Palermo da diverse partite, e Lopez spera che la sfida a distanza contro Bacca possa portare rinnovati stimoli al suo centravanti: "Nestorovski è un giocatore importante per noi, capace di creare molto e di essere pericoloso. Non possiamo scendere in campo con un atteggiamento sparagnino, per questo motivo schiererò con due punte così come avvenuto col Cagliari. Sallai è giovane, sta facendo dei progressi. Ripeto, i più esperti devono prendere per mano i ragazzi. Per quanto riguarda il portiere, non ci sono gerarchie: vedrete chi manderò in campo a San Siro". 

Infine un appunto sul pubblico, che ha dimostrato di aver abbondantemente perso la pazienza e le speranze, sommergendo di fischi la squadra dopo il triplice fischio della sfida contro il Cagliari. Lopez capisce lo stato d'animo della tifoseria, e fa capire che non c'è nulla di sbagliato nel fischiare e nell'esprimere disappunto per una stagione così negativa: "I fischi per me sono giusti. Tocca a noi reagire e onorare una maglia importante", conclude il tecnico.