Bruttissima prova del Genoa, che contro un Palermo tutt'altro che pericoloso affonda, complicando ulteriormente il già sdrucciolevole percorso verso la salvezza. Avanti grazie a Rispoli, che approfitta di un'indecisione di Lamanna, i rosanero controllano per tutta la restante parte di gara, rischiando poco e sfiorando la rete con Sallai ed ancora Rispoli. Per il Genoa il diciottesimo posto dista ora solo due punti, onorevole finale di stagione, invece, per il Palermo

Padroni di casa che scendono in campo adottando il consueto 3-4-1-1 di Bortoluzzi: davanti a Fulignati, difesa a tre composta da Cionek, Goldaniga ed Andelkovic. Nella zona mediana del campo, Bruno Henrique, protetto dalle mezz'ali Ruggiero e Chochev. Sulle fasce, incaricati di servire la prima punta Nestrovski, i centrocampisti Rispoli ed Aleesami. Sulla trequarti, per accendere la manovra, Alino Diamanti. Un diverso 3-4-1-2, invece, per gli ospiti, dove è Rigoni la cerniera tra centrocampo ed attacco. In porta, Lamanna, con il terzetto Biraschi-Munoz-Gentiletti a protezione. A centrocampo, Miguel Veloso e Cataldi, confermati assieme a Lazovic e Laxalt. Completano l'undici di Juric, Pandev e Pinilla, scelta sorprendente rispetto alle idee della vigilia. 

Inizio molto negativo, per il Genoa, che subisce l'offensiva del Palermo nonostante l'evidente bisogno di punti. I ragazzi di Bortoluzzi, infatti, mettono alle corde i genoani, affacciandosi dalle parti di Lamanna con un tiro di Diamanti che, al 10', termina altissimo. Due minuti dopo, però, i rosanero passano meritatamente in vantaggio, quando è Rispoli a colpire di testa e a battere un Lamanna affatto preciso nel bloccare la palla dietro la linea di porta. La marcatura subita non anima il grifone, sempre manchevole di quel plus per controbattere all'ordinato palleggio palermitano. Particolarmente corrucciato, Ivan Juric non plaude alla manovra dei suoi, cambiando subito in corsa la disposizione tattica, con Palladino inserito al posto di Cataldi al 22'. 

Al minuto numero ventisei si affaccia Lazovic, provando un tiro deviato in maniera decisa da Aleesami. Succede poco altro fino al duplice fischio di Doveri, con il Palermo lucido nel controllare una sfida affatto scossa da un Genoa inoffensivo e poco pungente nonostante la delicata posizione di classifica. L'unico a tenere in piedi la baracca è infatti Rigoni, che da solo non riesce a pungere un Fulignati mai così inoperoso. Al 42', il centrocampista numero 30 colpisce di testa, Doveri interrompe tutto per fuorigioco, concedendo un solo minuto aggiuntivo ad un primo tempo a leggere tinte rosanere. 

Nella ripresa si registra una timida reazione del Genoa, con i ragazzi di Juric leggermente aiutati da un Fulignati spesso insicuro nelle uscite. Al 51', si mette in luce Nestorovski, che non riesce a ribadire in rete e da ottima posizione un preciso cross di Chochev. Un minuto dopo, invece, è Pandev a mancare la vincente conclusione nonostante il regalo del giovane Fulignati, che sbaglia il rilancio. E' però davvero troppo poco, per preoccupare i padroni di casa, lucidi nel frenare i pochi e sterili tentativi ospiti, con il Genoa affatto pungente in fase offensiva. Dopo l'errore del portiere siciliano, la sfida si siede, non regalando troppe emozioni. 

Al 76' grande progressione di Rispoli, il cui cross viene deviato in maniera provvidenziale da un attento Lamanna. Poco dopo, sono ancora i rosanero a pungere, con Sallai che conclude dalla distanza senza trovare fortuna. Gli ultimi minuti, particolarmente tesi, registrano l'espulsione di Juric, allontanato per un comportamento troppo fuori le righe. All'88' ennesimo cross di Rispoli, non ribadito in rete da un Sallai poco puntuale in area di rigore. Nel finale, ancora qualche azione, che non smuove però il risultato: al minuto numero 92' ci prova Laxalt, sventato da Fulignati, un minuto dopo è invece Rispoli a concludere le ostilità, mando fuori la propria idea. Finisce dunque con il Palermo in trionfo e con il Genoa ancora in crisi. Migliore in campo per i padroni di casa, Rispoli. Per gli ospiti in evidenza Laxalt.