Time is running out canta un noto gruppo d'oltremanica e, mai come in questi giorni, a Parma, stanno contando i secondi che mancano alla fine di questa ennesima, straziante, farsa. Oramai sembra davvero tutto finito, o quasi. In mattinata l'incontro tra giocatori, società, presidente Manenti e Sindaco di Parma. Le certezze, semmai ci fossero state di quei pagamenti, non vacillano più: semplicemente sembra non si sia mai stata la sicurezza di un pagamento che non è mai stato effettuato. La paura è tanta. La paura ed il timore di chiudere l'avventura in serie A di una di quella che era considerata da tutti come una delle "sette sorelle" nel peggiore dei modi: con falsità, menzogne, bugie. Ci siamo quasi, il tempo sta per scadere. 

A conferma di tale tesi, in mattinata, sono arrivate le parole di capitan Lucarelli, al suo arrivo, che ha provato ad aggiornare la situazione: "Ieri c'è stato un colloquio con il presidente: l'unico problema che ci ha fatto presente è la difficoltà di portare i soldi in Italia. Ci ha ribadito che tenterà di farci avere delle garanzie in giornata. La pazienza ha un limite: il nostro gruppo ha dato un ultimatum. Il tempo ormai sta per scadere. È giunta l'ora di mostrare i fatti a questa squadra. Se così non sarà, ci muoveremo secondo la strada che abbiamo delineato". Non solo. Capitan Lucarelli, uomo di poche parole ma decise e puntenti, ne ha anche riguardo la visita della Figc: "Sinceramente, mi viene da ridere: nel momento in cui si è delineata la possibilità di non scendere in campo, ecco che sono comparsi immediatamente gli uomini della Federazione. Tengono alla regolarità del campionato o hanno a cuore le sorti del Parma? Lo capiremo solo dopo il confronto". Una sottile differenza quella tra avere delle garanzie (le ennesime) e la presa in giro. I giocatori lo stanno capendo, pian piano, giorno dopo giorno. La pazienza si, la bontà d'animo anche, ma non una presa in giro. 

Infine il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha parlato al termine dell'incontro con il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, e il presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta: "La situazione non è più contenibile: si è deciso di entrare in gioco in modo deciso. Incontrerò i giocatori assieme a un avvocato della Figc: vogliamo salvaguardare il titolo sportivo. Non è detto che il fallimento pilotato sia una soluzione. Da Manenti abbiamo ricevuto solo parole per ora. Io voglio rassicurazioni o la libertà, con altri imprenditori, di salvare il Parma, un valore per la città. Alla Figc e alla Lega ho ribadito che ritengo impossibile permettere di comprare una squadra di calcio con decine di milioni di debiti, senza avere nessuna garanzia". 

Nel frattempo, mister Donadoni, così come il resto della squadra, ha deciso di annullare l'allenamento previsto per oggi al centro di Collecchio. La partita con l'Udinese è in dubbio, per questo e tanti altri motivi. Le gocce continuano a cadere, il vaso sta per riempirsi. La speranza, ultima a morire si sa, potrebbe non bastar più. Il tempo sta per scadere.