"Se qualcuno è seriamente interessato ad acquistare il club può rivolgersi a me o ai professionisti che lavorano per me. Il sindaco Federico Pizzarotti non è il proprietario del Parma e non ha alcun tipo di mandato per trattare la cessione della società". Tra Giampietro Manenti e Federico Pizzarotti è sconto frontale, dopo la fumata nera giunta al termine dell'incontro sancito per risolvere le nubi attorno alla situazione finanziaria del Parma. Manenti conferma l'ultima ipotesi paventata, la cessione è ad oggi probabile, molto più di un piano di rientro fino ad ora solo annunciato. 

La scadenza è ormai prossima, il 6 marzo è in programma la riunione di Lega, il 19 il Parma è atteso in Procura, Manenti carte alla mano deve dimostrare di poter saldare i debiti contratti dalla precedente gestione. In un clima di assoluta confusione, resta il disperato tentativo di salvare almeno la stagione corrente, chiudendo con dignità un campionato iniziato sotto una cattiva stella. 

Pizzarotti, seguito dalla delegazione di giocatori guidata da capitan Lucarelli, si incontrerà con i vertici dell'Aic per stabilire come ripartire dopo due partite di stop. Il Tardini, "spento" prima della gara con l'Udinese, stante la carenza di risorse atte a garantire le normali misure di sicurezza, vuole tornare protagonista e il Parma vuole continuare a calcare il suo campo, anche per questo è respinta ogni ipotesi di trasferimento altrove. Si tratta la concessione dello stadio a un altro Ente, in grado di reggere l'impegno economico.

A complicare ulteriormente i piani, le dichiarazioni dell'Assessore Ferretti. Tre anni di arretrati in termini di affitto, questo quanto richiesto dal Comune, che vanta, nei confronti del club, un credito rilevante.

"Il Parma dal 2011 non ha mai pagato l'affitto dello stadio Tardini, tanto meno le imposte di pubblicità oltre all'impiego dei pullman della società di trasporti locali Tep. Al 31 dicembre del 2014 i crediti vantati dalle società partecipate del comune di Parma verso il Parma Fc sono complessivamente 1.152.281 euro. Se poi fossero emesse le nuove fatture per il 2015 sarebbero altre 250.000 euro circa".

Fonte Gazzetta.it