Domani pomeriggio, alle ore 18:00, si sfideranno Parma e Napoli: da una parte i ducali per onorare al meglio questo finale di campionato e mettere in mostra giovani interessanti, dall'altra i partenopei per rimanere in scia delle romane in chiave Champions e magari rosicchiare qualche punto dato che entrambe hanno impegni abbastanza difficili.

Così Roberto Donadoni in conferenza stampa: "Possibile sciopero dei mie giocatori?A me risulta nuova. Io non ho mai sentito accennare nulla di questo e quindi non posso dire nulla al riguardo. Parma-Napoli è una partita di grande rilevanza, affrontiamo un avversario che sta lottando per traguardi importanti e che sta andando avanti in Europa League. Quindi, mi auguro, un avversario che dia stimoli. Sono convinto di stimolare la squadra in maniera giusta affinché domani possiamo dare un’altra piccola dimostrazione, prima di tutto a noi stessi, di aver capito un po’ il senso di tutto questo periodo e quindi di metterci anima e corpo in una partita che sulla carta non mette certo in campo dei valori alla pari, però che come sempre danno il desiderio di dimostrare qualcosa in più, di mettersi in mostra e quindi è una partita che deve avere da parte nostra questa spinta a dare di più del solito"

La squadra sembrava aver trovato lo spirito giusto, poi ci sono state le ultime due sconfitte: “Sicuramente sono state due partite che non abbiamo interpretato con la decisione e la determinazione di altre volte, però sono state anche due partite inficiate subito da episodi che ci hanno messo subito in difficoltà. È chiaro che bisogna crearsi i presupposti perché queste situazioni non capitino, anche se poi uno indovina l’incrocio dei pali da 35 metri c’è poco da fare. Però il nostro atteggiamento in queste ultime due gare non è stato quello che avevamo messo in campo prima. Probabilmente questo ha delle motivazioni, però dobbiamo essere bravi a toglierci di dosso il più possibile quelle che sono le solite problematiche che poi vanno a condizionare il rendimento sia individuale che collettivo, perché siamo stati poco squadra"