"Scusate il ritardo". Cosi esordisce Guglielmo Stendardo nella prima conferenza stampa con la maglia del Pescara. L'ex Atalanta doveva trasferirsi in riva all'Adriatico già questa estate ma, dopo alterne vicende, non se n'è fatto più nulla. Qualche mese dopo, ecco che però il difensore è arrivato a vestire la maglia biancazzurra. "Sarà dura, ma possiamo salvarci" dice l'ex difensore, tra le altre di Juventus e Lazio, il cui contratto è stato depositato oggi in Lega. Di seguito la conferenza completa.

"Ci sono state diverse opportunità che però non si sono concretizzate. L'importante è essere qui. Ringrazio tutti per l'accoglienza e l'ospitalità. Ci aspetta una seconda parte difficile. La prima parte dell'anno è stata condizionata, anche tanto, dalla sfortuna. Se pensiamo anche ai rigori sbagliati avremmo almeno quattro o cinque punti in più. Poi si è sempre vista una squadra che voleva imporre il gioco. Ovviamente ci sono state delle situazioni dove l'inesperienza ha pagato".

Il difensore si sofferma, successivamente, nel rispondere ad una domanda su mister Oddo, che Stendardo descrive così oltre a guardare alla compattezza del gruppo trovato: "Il mister ha le idee chiare e sono convinto di poterci salvare. In questi giorni mi sono reso conto di avere un gruppo che ha tante qualità. Sono venuto qui per portare esperienza, non voglio sostituire nessuno e ho massima fiducia nella squadra".

Ed ancora, riguardo la sua condizione fisica e sul suo passato, prima di chiosare: "Non ho i novanta minuti nelle gambe ma basterà veramente poco per trovare la giusta condizione. Abbiamo il dovere di far tornare l'entusiasmo nella piazza. Con Gasperini e l'Atalanta non ho nessun sassolino da togliermi. Come in ogni storia c'è un inizio e una fine e porterò Bergamo nel mio cuore".

Infine, i propositi per questa seconda metà di stagione con la maglia bianco-azzurra: "Io mi auguro di diventare leader di questa squadra. A dir la verità ci sono dei calciatori all'interno che hanno queste caratteristiche. A noi servirà essere uniti come squadra, come società e come tifoseria e poi a fine anno tireremo le somme."