Il Pescara inizia il suo 2017 con una sconfitta, l'ennesima in questo campionato che sta regalando solo dolori a Massimo Oddo e alla sua città. Va detto che è comunque una sconfitta che ci può stare vista la differenza con il Napoli e va detto che la squadra biancazzurra per un tempo regge, nonostante l'infinita lista di infortunati.

Qui si apre un altro capitolo che sfocia nella commedia, come un film di Lino Banfi (parole di Oddo) perchè prima del match contro i Partenopei anche Stendardo da forfait ed è qui che inizia la tragicommedia Pescarese con Dario Zuparic che, rimasto a Pescara perchè non convocato, viene chiamato d'urgenza. Il Croato prende la sua macchina, mangia un tramezzino all'autogrill e raggiunge i suoi compagni per poi giocare tutta la partita ed anche in maniera discreta. Insomma, una buffa storia che non si vede tutti i giorni.

Per quanto concerne il match con il Napoli Oddo schiera i suoi con un 3-5-2 inedito con Crescenzi a fare il terzo centrale di difesa, Bruno in cabina di regia e davanti la coppia Gilardino-Caprari. Il Pescara ha un solo modo per arginare il Napoli ed è quello del pressing alto sui portatori, ed è quello che accade almeno per i primi venti minuti quando Benali e Verre fungono da ali in fase offensiva e si trasformano in inediti terzini in fase di copertura mentre Bruno gioca sulla linea dei due attaccanti quando Jorginho va a prendere palla. La tattica funziona perchè il Napoli rimane imbrigliato e sbaglia anche i passaggi più semplici ma al contempo crea due-tre occasioni importanti a causa dell'imperfetta difesa del Pescara.

Nella ripresa la musica cambia perchè ai Partenopei bastano due minuti per colpire e affondare un Pescara che commette errori elementari nel primo gol, quando Tonelli salta da solo, e nel secondo quando la linea difensiva non sale bene e Hamsik trafigge Bizzarri. Il match finisce dopo cinque minuti della ripresa con gli uomini di Sarri che imbrigliano il Pescara grazie al giro palla tanto che Oddo toglie un discreto Bruno per inserire Fornasier, si torna alla difesa a 4 con Benali che si posiziona dietro le punte. Gilardino ha l'occasione per riaprire il match ma calcia fuori da ottima posizione mentre Bizzarri è costretto a fare gli straordinari su Jorginho, Hamisk ed Insigne che tagliano come, quando e dove vogliono la difesa del Pescara.

Oddo, che poi viene espulso, cambia ancora mettendo Cerri e Mitrita per Gilardino e Verre passando al 3-4-3 con Caprari e, appunto, Mitrita a supporto dell'ex Spal. La musica non cambia perchè Mertens serve il tris prima del definitivo 3-1 di Caprari su rigore. Il Pescara da il benvenuto al suo 2017 con una sconfitta che ci può stare, adesso c'è il Sassuolo in casa con un solo imperativo: vincere per sperare ancora.