70. No, non è "O'Palazzo" per la tombola Napoletana ma i minuti di Alberto Gilardino in questo campionato con la maglia del Pescara. Il giocatore è arrivato a gennaio dall'Empoli ma, dopo il grande entusiasmo della piazza per il suo arrivo, gli infortuni l'hanno fatta da padrone ed l'ex Milan non ha messo più piede in campo dopo il suo esordio di quasi tre mesi fa in quel di Napoli. Il giocatore però, che non ha ancora segnato una rete in questo campionato, non si demoralizza anzi rilancia dicendo che "Il mio cammino non è compiuto. Dentro di me ho il desiderio di giocare ancora. Spero di trovare una squadra che mi dia fiducia. Sono vicino ai 200 gol in Serie A: posso centrare questo traguardo. Per adesso sono a 188 insieme a Del Piero e Signori. E ho davvero la voglia di lasciare un segno ancora più profondo", parole che non lasciano ben sperare i tifosi del Delfino circa la permanenza di Gilardino anche in caso di retrocessione in Serie B.

L'attaccante aggiunge poi: "Non mi arrendo, la passione per il calcio è smodata, l’amore per il gol. E lo sport ti fa stare bene. Giocherò ancora. Segnerò ancora. Il gol è la mia droga. Cerco di non farne una malattia, però, e guardo avanti". Il numero 19 parla anche delle recenti esperienze in quel di Palermo e ad Empoli: "A Palermo sono stato benissimo e sarei rimasto, ma il rapporto con il presidente non era semplice. Volevo più serenità. Ho avuto la possibilità di andare a Empoli, ma è stato un errore. Non c’entravo nulla con il gioco dell’Empoli. Pensavo che avrebbero cercato di sfruttare le mie caratteristiche. Ma non è successo. È stata una scelta sbagliata mia e loro".

Parole al miele anche per Pescara, Oddo e Zeman: "Oddo mi ha voluto fortemente. Però io mi sono fatto male alla prima partita e lui è stato esonerato. Ci tenevo a far bene, a ringraziare in campo il presidente Sebastiani, a rimettermi in gioco. Spero di rientrare in tempo per fare qualcosa di buono. Anche Zeman mi ha fatto capire di puntare su di me”, chiude Gilardino.