La cura Spalletti funziona eccome: la nuova Roma del 2016 vola sulle ali dell'entusiamo e inanella la sesta vittoria consecutiva in Serie A espugnando un campo difficile come quello dell'Empoli, con un ottimo 3-1 firmato soprattutto da una doppietta di El Shaarawy, in dubbio fino all'ultimo ma mandato in campo dal tecnico di Certaldo nella gara degli ex (oltre a lui anche Skorupski e Paredes tra i toscani, in prestito proprio dalla Roma). Vittoria che permette alla Roma di balzare al terzo posto, sorpassando la Fiorentina e portandosi a ridosso del duo di testa.

L'influenza prova a sgambettare i giallorossi nel pre: fuori gioco Manolas, Florenzi e Dzeko, Spalletti è costretto alla difesa d'emergenza con Zukanovic e Maicon al posto dei due assenti, mentre davanti gioca Perotti falso nove con il talismano El Shaarawy che trova quindi spazio sulla sinistra. Assenze pesanti anche per i padroni di casa, su tutti Saponara e Tonelli squalificati: al centro coppia a sorpresa Ariaudo - Cosic, insieme per la prima volta, mentre Krunic rileva il trequartista. Spazio anche per Croce in mezzo al campo.

La partita si mette benissimo per la Roma dopo soli cinque minuti di gioco, con un'invenzione di chi non doveva nemmeno giocare: El Shaarawy alza la testa ai 25 metri e si inventa un destro a giro che termina sotto l'incrocio. L'Empoli non sta a guardare, ma reagisce con personalità portando tanti uomini ad offendere: al 16' prima grande occasione con Maccarone che dentro l'area incrocia di sinistro trovando la mano non sicura di Szczesny. E' il preludio al pareggio, che si concretizza sei minuti dopo grazie a una sgroppata di Mario Rui che crossa a mezza altezza sul primo palo: il portiere polacco della Roma allontana sbracciando ma colpisce Zukanovic in pieno. Faccia-braccio-rete, e i toscani pervengono al pari con l'aiuto della fortuna.

Contro-reazione giallorossa che al 27' vale il secondo vantaggio della partita: Pjanic batte una pericolosa punizione dal limite sulla barriera, la palla torna nella sua disponibiltà e il bosniaco fa partire un destro potente e sufficientemente piazzato che Skorupski vede sbucare solo all'ultimo, non potendo impedire la rete dell'1-2. Non va però tutto bene per Spalletti, che dopo la mezz'ora perde Nainggolan per un problema al polpaccio: con coraggio il tecnico (grande ex) sceglie al suo posto Iago Falqué. Ancora una volta la squadra di Giampaolo non si disunisce e continua a provarci, senza riuscire a creare grandi palle-gol, ma anche limitando i danni dietro almeno fino all'intervallo.

La ripresa inizia praticamente nella maniera identica al primo tempo, perchè El Shaarawy prova a pescare un altro jolly da fuori, stavolta sul primo palo, con tanto di miracolo di Skorupski che salva. La fotocopia su carta carbone della metà di gioco iniziale è veramente quasi spaventosa, perchè ancora una volta intorno al quarto d'ora Maccarone ha l'occasionissima: prova una rovesciata difficilissima in area che termina alta di poco. Spazio anche per recriminazioni da parte del capitano Empolese per un rigore che non c'è (contrasto con Zukanovic, ma si lascia cadere l'ex Siena e Middlesbrough).

Dopo le prime sfuriate, la Roma torna ad acquisire fiducia e al 74' arriva al terzo gol, ancora con protagonista El Shaarawy, che inizia l'azione lanciando Salah, il quale in area prova un pallonetto mal riuscito parato in maniera pessima da Skorupski. Quello del portiere polacco è il più facile degli assist per il tap-in dell'acquisto giallorosso di gennaio. Il finale vede la Roma, con anche Dzeko in campo, cercare timidamente il quarto gol inquadrando male la porta, mentre l'Empoli prova con le tre punte (dentro anche Livaja e Mchedlidze) a ribaltare la gara, senza avere successo e incappando nell'ottava gara senza vittoria e terza sconfitta consecutiva.

Chiude anche male la squadra di Giampaolo con l'espulsione, stupida e inutile, di Mario Rui, che scalcia ripetutamente Rudiger senza motivo. La Roma invece fa 6 in fila: sfrutta il calendario agevole e si riporta momentaneamente a -4 dal Napoli e -5 dalla Juve capolista, sorpassando la Fiorentina al terzo posto.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]