Vincerle, vincerle tutte. Era questo l'unico obiettivo di Spalletti, oltre a quello di ricostruire anche tecnicamente la squadra, alla vigilia del suo arrivo nella Capitale. Due settimane di "presa di coscienza" della situazione, e da lì, da quel 24 gennaio (Juve-Roma 1-0), i giallorossi non si sono più fermati. Frosinone, Sassuolo, Samp, Carpi, Palermo, Empoli. Avversari insidiosi, non spinosi o eclatanti, ma non per questo squadre contro le quali si possa essere autorizzati a non centrare i tre punti. Dunque, la Roma fa il suo dovere: vincere. In fila, però, fa effetto. Ora gli scontri diretti: ecco la Viola, già venerdì, all'Olimpico. Si possono vincere 6 partite, ma perdere una gara così sarebbe deleterio, per l'ambiente e per la classifica. Dunque, la Roma non vuole distrazioni, tanto più quando a corroborare il morale arrivano successi esterni come quello di ieri sera al Castellani. 3 gol firmati E Shaarawy-Pjanic, qualche sofferenza ma più in generale una grande presenza in tutte le fasi di gioco. L'Empoli è vivo, per almeno 80', e se appare poco dalle parti di Sczcesny è solo per merito della retroguardia (e del centrocampo)romanista. 

Il match in pillole

Dopo il gran gol del Faraone El Shaarawy (rinato in poche settimane), nei primi minuti di gioco, replicano i toscani: il pareggio è uno sfortunato autogol di Zukanovic. Il portiere polacco della Roma cerca di rilanciare, e il bosniaco sta pressando Maccarone. La palla gli sbatte addosso, vantaggio annullato. Ma ormai è un altra Roma, una Roma che non demorde se gli episodi girano contro. Passano i minuti, alla mezz'ora Pjanic torna decisivo su piazzato, non proprio in via diretta, ma sulla ribattuta. Ghiaccio sul risultato. Nel secondo tempo la Roma parte perfetta, con un possesso palla utile ad estenuare l'Empoli, che invece resta compatto. Per un buon quarto d'ora dopo il 60', sono infatti i toscani a meritare, con la Roma in calo. Spalletti toglie uno stanco Maicon per Manolas: cambio perfetto, la Roma è più alta. Contropiede, gol, partita chiusa. Ancora il Faraone. Ancora Salah. Negli ultimi minuti c'è spazio per Dzeko, non per Totti, che tiene invece banco in panchina, con scherzi per tutti. Il Capitano sorride e fa sorridere, in mancanza d'altro...

LE PAGELLE

Szczesny 6 poco impegnato. Sul gol pecca in sicurezza, rivinando troppo verso il centro (l'azione era convulsa).

Maicon 6 ad un ottimo primo tempo fa seguito una ripresa in sofferenza. Ci sta, vista l'età. Manolas 6,5 copre bene, come sempre ormai.

Rudiger 6,5 sta continuando il suo processo di crescita. Ormai esce di sua volontà palla al piede a cercar gloria. Stoppa quasi sempre senza fallo.

Zukanovic 6 inizialmente un po' in sofferenza. Sfortunato sul gol, rischia su Maccarone nel secondo tempo. L'arbitro lascia correre.

Digne 6 ci prova, a crossare, ma "1 su mille ce la fa". Deve aggiustare i piedi, col cuore e con l'attenzione in difesa ci siamo.

Pjanic 6,5 parte nervossisimo, rischiando il rosso. La stoppa di mano poco prima del suo gol su piazzato. Nessuno vede.

Keita 6 con grande esperienza detta i ritmi del gioco. Buono, si spegne nel finale, complici gli anni che pesano.

Nainggolan  6 gioca in pieno solo 20', perché poi vaga in campo complice il problema al polpaccio: a breve gli esami per capire l'entià del danno. Falque 6 diligente, si propone pochissimo.

El Shaarawy  7,5 hombre del partido. Pressa, si smarca, segna (un gran gol, un altro di rapina. Il Faraone vuole l'azzurro, deve segnare e mettersi in mostra. 4 gol con la Roma, media alla Higuain.            Dzeko sv

Salah 6,5 spesso annullato dalla difesa toscana, si libera e propizia l'importantissimo 3-1.

Perotti 6,5 un gran giocatore, è su quasi tutti i palloni. Ha un piede delizioso, potente e preciso allo stesso tempo.

Spalletti 6,5 avvisa i suoi della potenza nascosta dell'Empoli, prepara il match col giusto peso, porta i suoi alla conquista del 19esimo punto della sua gestione. I tifosi sognano, 11 finali da vivere.