L'anticipo dell'Olimpico pone di fronte Roma e Inter. Per i giallorossi, la sfida ha doppia valenza, perché un successo può chiudere la lotta per la terza posizione e cancellare la fermata di misura dell'andata. Uno sguardo ai nerazzurri, cinque punti dietro, ma anche al Napoli, Spalletti non pone limiti alla marcia capitolina. Nessuna concessione sull'undici iniziale, il derby alle porte non è però fonte di preoccupazione, l'attenzione è sulla gara di domani. 

"Non dovremo fare assolutamente calcoli, i nerazzurri giocano sempre con l'obiettivo di portare a casa i tre punti. Domani sarà così a maggior ragione, è la stessa cosa che facevamo noi quando ci trovavamo nella stessa situazione. Diffidati? Ho a disposizione diversi giocatori in grado di far bene, le scelte saranno fatte domani".

Il tecnico si sofferma poi sulla figura di Daniele De Rossi. Il mediano è giocatore importante, perchè grazie alla sua versatilità può coprire indifferentemente più ruoli. Schermo a protezione della linea a quattro, o centrale di difesa, con licenza di manovra. A poco più di 24 ore dal fischio d'inizio, persiste il ballottaggio tra De Rossi e Keita. 

"Ha le qualità di tutti i giocatori importanti, che completano il loro atteggiamento in base alla loro grande esperienza. E' fondamentale la disponibilità che ha già dato sia per quanto concerne il ruolo di difensore che di centrocampista, anche se non sono escluse altre opzioni: poi ovviamente dipende anche dagli altri giocatori in rosa".

Non scontata la presenza di Edin Dzeko. Spalletti deve sciogliere il nodo schieramento. Nove vero o attacco mobile, con Perotti tra le maglie di Miranda e Murillo e il duo El Shaarawy - Salah sull'esterno. 

"Ci sono due soluzioni: quella in cui Edin è titolare e quella in cui non lo è. La scelta dela formazione, in ogni caso, la farò nelle ore che restano prima della partita. Ho un cruccio comunque: quello di non aver allenato prima giocatori come Keita e Maicon, ancora oggi hanno una forza mentale stupenda".

Chiusura sul confronto Roma - Inter, incontro che ri-attiva ricordi e storie di campo. Nel periodo post-Calciopoli, un classico d'alta classifica. 

"Sicuramente in passato ci sono state diverse gare importanti per le due squadre, ma io mi emoziono comunque ad ogni partita dei miei a prescindere da chi sia l'avversario in campo. Poi ovviamente i nerazzurri condiscono un po' il tutto perché hanno grandi calciatori ed un allenatore di ottimo livello".

(Fonte Goal.com)