Una stagione a due facce quella di Stephan El Shaarawy. La prima triste e malinconica nel Principato di Monaco, dopo la cessione da parte del Milan durante lo scorso mercato estivo; la seconda ben più sorridente alla Roma di Spalletti. Il Faraone punta al riscatto da parte dei giallorossi per rimanere a Trigoria anche nella prossima stagione.

Di questo, però, parleranno a tempo debito Milan e Roma, adesso il numero 92 si deve concentrare su un finale di stagione decisivo, a livello personale e di squadra. In un'intervista al giornale arabo Alain El Shaarawy torna sulla sua scelta di questo inverno: "Roma è stata la scelta giusta. È vero che quando mi hanno contattato non ero al mio meglio, ma Sabatini ha svolto un ruolo importante nella chiusura della trattativa, dandomi piena fiducia. Con i tifosi poi sono stato fortunato." Così come all'esordio in maglia giallorossa: "All'esordio ho disputato una buona gara e ho segnato di tacco il gol della vittoria. Non avrei potuto desiderare un inizio migliore." L'adattamento non è stato difficile e poi vedere dal vivo uno come Francesco Totti non può che essere speciale: "Quando sono arrivato qui, conoscevo già sia Florenzi che De Rossi fin dai tempi della Nazionale e questo mi ha aiutato all'inizio per adattarmi, quindi ho avuto la possibilità di conoscere da vicino Francesco Totti: è incredibile."

Intanto la questione legata al suo riscatto da parte della Roma sembra essere ancora aperta. L'accordo fra i giallorossi e il Milan, infatti, prevede un dirittto e non un obbligo di riscatto. Sabatini, se dovesse rimanere, ma soprattutto Spalletti valuteranno attentamente la strategia da adottare. I numeri sono dalla parte di El Shaarawy, che a Milanello proprio non vuole tornare, ma nell'ultimo mese il suo rendimento è in parte calato. In più bisogna valutarne con grande attenzione le condizioni fisiche. Dopo i problemi delle scorse stagioni, quest'anno tutto è andato per il meglio da questo punto di vista, ma prima di sborsare una somma in doppia cifra per lui alla Roma non vogliono avere alcun tipo di pensiero.