E' un biglietto da visita da non sottovaluare quello con cui Juan Jesus si è presentato ai suoi nuovi compagni della Roma. Il difensore brasiliano, arrivato un paio di settimane fa alla corte di Spalletti, è un tenace dentro e fuori dal campo, e il suo approccio con la realtà giallorossa è stato ottimo. Le prime sensazioni infatti, sembrano confermare un feeling naturale nato tra i colori della Roma e l'ex difensore interista, voglioso di riscatto dopo un paio di stagioni disputate al di sotto delle proprie chance con la maglia dei nerazzurri. 

Lo stesso Juan Jesus, terminata la prima fase della preparazione in altura, ha voluto esporsi in prima persona per aggiornare i tifosi di quello che è stato un inizio incoraggiante. Intervenuto ai microfoni di Roma Radio, il possente brasiliano ha fatto il punto di quella che è stata sino a questo punto la sua avventura con la Roma"Dobbiamo essere umili e lavorare bene - ha detto Jesus in riferimento a quello che potrebbe essere l'obiettivo stagionale della sua Roma. - Credo che con il lavoro possiamo raccogliere tante cose. Le vittorie arrivano quando lavori tanto, sudi sul campo e metti qualità. Sono tre cose importanti per arrivare lontano, con tante vittorie".
Spesso criticato per errori più o meno gravi ai tempi dell'Inter, Juan Jesus non fa polemiche, anzi: "Le critiche mi stimolano perchè so che non sono una macchina. Ci sta sbalgiare, ma devo migliorare nell'essere più concentrato. Posso fare 89' minuti alla grande, ma poi si aspetta il minuto in cui non faccio bene per sottolinearlo. Ho ancora tanti anni da fare e alla Roma farò il salto di qualità".

L'approccio con Spalletti e lo spogliatoio giallorosso è stato dei migliori e Juan Jesus non lo nasconde. Soprattutto il feeling con il tecnico, a lungo lodato dal brasiliano, fa ben sperare per una stagione che si prospetta colma di rivincite:  "Spalletti? Due settimane che sono qui e già ho imparato tantissimo. Ho sentito molta gente dire che Spalletti ti migliora tanto". L'argomento si sposta ai compagni di squadra, con un calciatore in particolare che ha stregato gli occhi di Juan: "Su Totti non c’è bisogno di dire delle sue qualità. Ma il compagno che più mi ha impressionato è Diego Perotti. Secondo me è bravissimo tecnicamente, è molto forte, per me uno dei più forti come qualità".
Un'occhio di riguardo nei confronti di Gerson, altro brasiliano arrivato alla Roma proprio in questa sessione di calciomercato: "Non è facile per lui perché trova un’altra cultura. Ogni tanto parlo con lui e gli dico di stare tranquillo. Il problema è la lingua e poi il resto verrà da sé. Ogni tanto mi chiede dei consigli su come stare in campo, perché il calcio italiano è molto tattico e quindi deve pensare molto per sfruttare al meglio le sue qualità".

In chiusura, Juan Jesus ricorda i tanti Campioni brasiliani che alla Roma hanno fatto la storia. E' il giusto auspicio per iniziare al meglio la nuova sfida nella Capitale: "Giocare nella stessa squadra di Falcao? A me fa piacere, perchè lui ha fatto la storia della Roma e poi è stato mio allenatore in Brasile. Spero di fare anche un pò della storia che ha fatto lui qui. Cerezo? Lui è molto conosciuto a Belo Horizonte, io ancora no, perché sono andato via troppo giovane dal Brasile. Però come persona e come giocatore è fantastico". L'ultimo e il più importante per Juan Jesus, è Aldair, vecchia colonna difensiva della Roma: "Lui è stato un centrale tecnicamente molto forte. Se potessi prendere qualcosa da lui, lo farei volentieri. Vorrei fare almeno il 50% di quello che ha fatto lui".