L'infortunio grave a Mario Rui proprio non ci voleva in questo momento della stagione, con il playoff Champions che si avvicina e la necessità forzata di cambiare in corsa le proprie strategie di mercato. La Roma e Spalletti, però, provano comunque a mantenere equilibrio e calma.

Non significa comunque che le idee non siano chiare, come specifica il tecnico in conferenza stampa prima dell'amichevole contro il Liverpool: "Cerchiamo due difensori, la società è d’accordo. Poi abbiamo Florenzi, che ha grandi capacità, stiamo valutando quello che serve. Stiamo dando il 101%, ora dobbiamo mettere il sale, non possiamo aspettare domani e la società lo sa. Il tutto tenendo d’occhio le compatibilità con la nostra situazione e con quello che ora può essere disponibile. A fare le cose di fretta, se non capita la scarpa giusta, ci si può pentire. C’è l’obbligo di essere in un numero giusto per affrontare i nostri impegni, ma dall’altro c’è anche quello di prendere il meglio che si può."

La Roma e Totti in campo negli States, twitter @OfficialASRoma
La Roma e Totti in campo negli States, twitter @OfficialASRoma

Il meglio che si può in questo momento anche a livello di prestazione, questo l'obiettivo per le prossime gare, a partire da quella con i Reds: "Dovrò vedere se ne avrò a disposizione ancora 22. Sono valutazioni che devo fare, faremo due partite in poche ore prima di tornare in Italia, cercherò di far giocare il più possibile tutti prima del preliminare di Champions League. Domani sera (stanotte n.d.r.) non so cosa faremo, devo richiamare la disponibilità di tutti. A centrocampo bisogna stare attenti perché non siamo in tantissimi, alcuni giocheranno di più altri verranno sostituiti prima ma non sarà una cosa indicativa e fatta con un preciso obiettivo."

Ultima parte riservata al bilancio della preparazione fino a questo momento: "Il lavoro è stato fatto, la disponibilità dei ragazzi si è vista subito, anche perché dovranno averne di disponibilità. Hanno mostrato di poter lavorare nella maniera migliore mettendoci la testa anche sul rischio di infortuni e hanno mostrato di sapersi dosare in base alle sensazioni. È stato fatto tutto in maniera corretta. Tutto questo crea un po’ di fatica nel muscolo e nella testa dei ragazzi.  L’infortunio di Mario Rui ci costa molto, si aggiunge a quello di Rüdiger."