Bruno Peres non ha voluto perdere tempo, arrivato ieri a Roma, già oggi è sceso in campo a Trigoria agli ordini di Luciano Spalletti per svolgere il primo allenamento insieme ai nuovi compagni. Poco dopo è stato il momento della presentazione ufficiale in conferenza stampa.

Queste le prime parole del brasiliano ex Torino: "Sono contentissimo. Mi hanno ricevuto bene e abbracciato quando sono arrivato. Ho parlato con il mister della tattica, se posso giocare a 4. Non è un problema per me, posso giocare a 4 o a 5. Mi ha chiesto di lavorare e migliorare sempre. Io non so se le squadre che mi volevano fossero vere o no. Sono andato in vacanza, ha lavorato il mio agente. Quando ha chiuso con la Roma ero contentissimo. Una squadra grande che può farmi crescere. Possiamo vincere lo scudetto, giochiamo anche la Champions League. Sono felice per questa maglia importante." 

Bruno Peres già in campo, twitter @OfficialASRoma
Bruno Peres già in campo, twitter @OfficialASRoma

Giusto per ribadire il concetto arriva l'affondo sulla Juventus, già rivale numero uno in maglia granata: "Sono sicuro che loro saranno sempre mie rivali. Abbiamo una squadra fortissima, tanti calciatori fortissimi, possiamo fare un anno diverso. Si può lavorare e vincere lo Scudetto perché per me basta veder vincere la Juve. Io non ce la faccio più, ho detto a loro che lo scudetto deve essere nostro. Con il nostro allenatore possiamo fare bene."

Si passa poi a parlare delle sue condizioni fisiche, della scelta del numero di maglia e ancora di tattica: "Le mie condizioni sono al 100%. Ho fatto il ritiro con il Torino, ho giocato anche. Sono a disposizione del mister contro l'Udinese. La trattativa è stata veloce come ho già detto. Sono contentissimo di stare qua. Ho preso la 13 non solo per Maicon, che per me è un idolo. Volevo la 33 che però è di Emerson, che è un mio amico. L'importante non è il numero. A centrocampo su una delle due fasce? Si, l'importante è aiutare la Roma, indipendentemente dal ruolo. Ho già giocato a 4, a 5, a centrocampo, mediano, per me non c'è problema."