La Roma controlla, passeggia, spinge, si rilassa. Ad ogni modo, fa ciò che vuole, quando vuole. Serata più che tranquilla per gli uomini di Spalletti, che dominano - con un secondo tempo di spinta e precisione - una fiacca e timida Udinese.

Se è vero che la squadra di Iachini non dà l'impressione di voler impensierire i giallorossi, salvo qualche accenno nel primo tempo, è anche merito della Roma, che, con verticali secche, fa suo il pallino del gioco per 90 minuti. Nemmeno un pallone di livello dalle parti dell'esordiente, per quest'anno, Szczesny, che dopo il riposo di Coppa si riprende il suo posto da titolare tra i pali. La linea difensiva regge (e c'è apprensione per le sorti di Manolas, uscito dolorante e con la borsa del ghiaccio. Destino simile per Paredes.) e domina sul piano aereo. Tutto un altro Vermaelen in questo pomeriggio romano, dopo le difficoltà del preliminare. Ora per lui testa al Cagliari; la squadra, invece, dovrà affrontare con questo spirito dominatore e totalizzante l'avversario, senz'altro più impegnativo, di martedì.

In un Olimpico poco acceso di passione sono, da subito, i giocatori offensivi a fare risultato. Non accadeva da tempo, con la piazza quasi abituata ai tanti gol dei terzini o dei centrocampisti. A dirla tutta, è Perotti (un centrocampista, dunque: ma che spinta!) a far svoltare il match, quando, col suo ingresso, vivacizza i reparti rilevando un El Shaarawy un po' assonnato. L'argentino sembra in palla e disegna belle traiettorie come lui sa. L'8 giallorosso risponde presente quando serve calciare, con abile freddezza, i due tiri dal dischetto che gelano il match tra il 18' e il 29' della ripresa. Due rigori abbastanza evidenti, due precisissime trasformazioni prima alla sinistra di Karnezis, poi alla destra. E match in discesa ampia, complici le falle difensive friulane. Il resto del match scivola, con qualche acuto: a metterla dentro ancora, in 3', sono Dzeko e Salah, dopo due rapide progressioni offensive romaniste. Entrambi i gol, pur sottoporta, servono ad acclimatare subito gli avanti giallorossi, che prendono feeling, aspettando martedì, con la buca da 7 metri degli avversari. Buona la prima.

LE PAGELLE

Szczesny 6 la prima scivola senza affanni.

Peres 6,5 molto positivo in fase di spinta, dimostra di saper anche chiudere quando serve.

Manolas 6,5 dominio totale della sua zona. Lì, non si passa.(Fazio sv).

Vermaelen 6 dopo l'ansia di Champions, non sbaglia in A e si prende gli applausi dell'Olimpico.

Emerson 6,5 bene anche lui, che pure mercoledì aveva impressionato negativamente. Può far meglio nei cross.(Jesus sv).

Nainggolan 7 carattere, grinta e determinazione su ogni- ogni- palla. Che con lui, non è mai persa.

Strootman 6,5 si legga il commento precedente, vale lo stesso. Con ancor più tenacia. E se arriva Borja...

Paredes 7 che gara dell'argentino, molto positivo nelle ripartenze e ottimo in copertura. Non aiuta davanti a creare superiorità. Stanco e forse strappato nel finale.

El Shaarawy 6 un po' lezioso e forse non in condizione (Perotti 7,5 è lui che mette in discesa il match. Dominatore.)

Dzeko 6,5 è attento a guardare i suoi e prova ad aiutarli con utili sponde. Quando c'è da inserirsi lo fa. Mette dentro da due passi, ma prima stava per siglare un gol decisamente più bello, miracolo Karnezis. 10 palloni giocati in area per lui, bell'avvio.

Salah 6,5 con Peres forma un ottimo reparto a destra, fatto di corsa e scambi rapidi. In gran forma.

Spalletti 6,5 ottiene dai suoi esattamente ciò che serve: vittoria, gol, dominio e verso la fine il giusto riposo in vista di martedì.