Kevin Strootman è stato molto sfortunato nei suoi anni in maglia Roma, bersagliato da una serie di gravi infortuni tali da far pensare a qualche specie di maledizione per lui. Finalmente in questa stagione il peggio sembra essere passato e l'olandese è diventato un punto fermo del centrocampo di Spalletti, con l'allenatore pronto ad aspettarlo con pazienza, convinto delle sue grandi qualità.

Strootman, parlando al sito della UEFA, riconosce l'importanza della vicinanza del proprio allenatore anche nei momenti più complicati: "Il mio rapporto con lui è decisamente buono, sto giocando molto e lui mi ha sempre supportato al massimo quando ero infortunato. Anche durante il periodo di riabilitazione mi è stato vicino. Lui è molto bravo nel sentire la squadra e ama lavorare tanto sulla parte tattica. Grazie al suo lavoro stiamo ottenendo ottimi risultati e speriamo di continuare così." 

Strootman e Spalletti, vogliadiroma.com
Strootman e Spalletti, vogliadiroma.com

Come è successo ad altri giocatori, anche Strootman ammette che gli infortuni lo hanno cambiato: "Oggi credo di essere una persona diversa. Cerco sempre di essere nelle migliori condizioni, anche più di prima. Lavoro molto su questo aspetto, faccio esercizi in palestra prima e dopo l’allenamento, a stretto contatto con lo staff medico. Devo dimenticare quello che è successo e guardare avanti. Anche se quello di prima è stato un periodo davvero difficile, soprattutto perché ho subito tre operazioni. L'ultima è stata la più dura. Proprio quando pensi di stare meglio, ti dicono che qualcosa ancora non va e hai bisogno di un altro intervento chirurgico. E' veramente una sensazione terribile. Tutti in squadra mi hanno sostenuto, medici, compagni, staff tecnico. Questo mi ha fatto sentire davvero motivato a dare il massimo e a tornare in campo il più velocemente possibile. E ora sono felice di essere tornato."

Un ritorno che deve coincidere, nelle idee dell'ex PSV, con una vittoria importante con la maglia giallorossa: "Obiettivi? Non c’è bisogno di scegliere, perché puntiamo a vincere entrambe le competizioni. E anche la Coppa Italia. Certo, non sarà facile. Ma l'obiettivo resta quello di andare avanti il più possibile. Ragionando sempre partita dopo partita. Non mi interessa parlare di Juventus. E’ una squadra fortissima, ha vinto cinque Scudetti di fila, ma noi siamo la Roma e a me interessa solo parlare della Roma. Dobbiamo guardare in casa nostra e puntare a vincere tutte le partite, non sperare che la Juventus perda le sue."

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni