Domani pomeriggio la Roma è impegnata nella delicata trasferta contro il Genoa. Luciano Spalletti è intervenuto nella consueta conferenza stampa della vigilia. Andiamo a sentire le sue parole. 

Il tecnico giallorosso dovrà rinunciare a Salah partito per la Coppa d'Africa, oltre a Vermaelen, frenato da un risentimento muscolare al polpaccio: "Una pagina sempre più scarsa quella del Dottor Del Vescovo. Abbiamo solo Florenzi che prosegue il discorso del recupero, Vermaelen che ha questo risentimento al soleo ed è rischioso, perché è rischioso, per cui si lascerà fuori. Totti che ha un’infiammazione al tendine d’Achille destro, oggi farà un lavoro differenziato a parte e si valuterà se potrà partecipare a questa trasferta oppure no. Manolas non sta bene da un punto di vista di completezza di preparazione, non ha il 100% delle possibilità. Però se non è un problema fisico lui viene a Genova e mette a disposizione la sua percentuale, poi è una valutazione mia se il suo 50% a me sta bene, se lo voglio usare lo stesso o un pezzo di partita. Per il momento sembra che non ci siano peggioramenti da un punto di vista fisico, è solo un problema di condizione. E’ dentro la squadra e valuterò nella partita se usarlo prima o dopo secondo le mie necessità.".

Gara non facile quella di domani al Ferraris: il Genoa, davanti al pubblico amico, ha costretto Milan, Juventus e Fiorentina al ko: "Il Genoa funziona così: quando noi si va a giocare una partita si prende e si guardano le partite stesse che ha giocato questa squadra. In tutti i casi si guardano quelle contro le squadre più forti per vedere le reazioni o le difficoltà che hanno avuto contro le squadre più forti. Se vai a vedere Genoa-Juventus, Genoa-Fiorentina e Genoa-Milan hanno fatto vedere di essere una squadra veramente forte. Hanno dato seguito a quella che è un po’ la mentalità del modo di stare in campo della squadra del Genoa da Gasperini a Juric, perché anche loro sono bravi a modellarsi in conseguenza dell’avversario che hanno. Probabilmente questo è un modo di giocare che stimola un po’ la sensibilità dei tifosi del Genoa, fanno quasi una sorta di marcatura a uomo, una sorta di battaglia individuale dentro le partite, di contrasto individuale. E se si riesce a stimolare, il pubblico partecipa. Giocano un bel calcio, ma è questo impatto fisico, questo impatto di partita dal punto di vista della lotta, di battaglia che viene messo in risalto. La maggiore insidia è questa qui". 

Spalletti è tornato a sottolineare l'importanza del sostegno del pubblico giallorosso e sulla possibilità di giocare a Natale come in Premier League: "Penso che sia più una questione di stadi. I nostri impianti sono insufficienti dal punto di vista della comodità per i tifosi. In Italia bisogna migliorare tantissimo in questo, siamo ancora troppo indietro. Gli americani ci insegnano qualcosa in questo senso, noi dobbiamo rispettare le famiglie che vogliono venire allo stadio. Un cinese o un giapponese non guarda il campionato italiano, ma la Premier League, per esempio. In base alla partecipazione del pubblico si avrà un certo seguito, o meno, dall'estero. Il tifo presente allo stadio deve esserci, ma dipenderà dallo stadio stesso. Noi dobbiamo costruire impianti degni di questo nome. Speriamo possa diventare realtà il prima possibile quello della Roma, così anche le altre società sarebbero motivate". 

Juve e Napoli con Rincon e Pavoletti si sono rinforzate?: "Rincon e Pavoletti sono giocatori scelti. Il primo piaceva anche a noi, quindi sono due squadre oggi più forti. Ma siamo forti anche noi, questo è certo. Sul mercato si può dire di tutto e di più. Dovremmo fare chiarezza, soprattutto per rispetto nei confronti degli sportivi della Roma. Per quanto mi riguarda, il mercato potrebbe anche non esserci, questa è la squadra che ho scelto in estate. E mi va bene così. Poi, qualora ci fossero delle necessità come la partenza di Salah per la Coppa d'Africa, si potrebbe intervenire. Massara sta valutando attentamente come potremmo inserirci. Bisogna tener conto dell'aspetto economico, i nomi sono quelli che circolano. Come Feghouli, per esempio. Lo sapete. Tornando al mercato, io non ho chiesto nulla: non vorrei cessioni e acquisti, la rosa attuale mi piace. Se non vinco devo far posto a un altro allenatore, anche perché i giocatori sono forti. Se allenerei la Juventus in futuro? Io sono un professionista, questo è il mio lavoro. Potrei allenare qualunque squadra, anche Inter, Juventus, Fiorentina e le altre..." 

In chiusura una domanda su Rizzoli, arbitro designato per il match di domani: "Prima di tutto a volte sembra che ci sia un messaggio da dare agli arbitri in conferenza, invece c’è uno strumento importante dei colloqui con la federazione e con gli arbitri. Dove loro cercano di spiegare quello che è successo nella parte precedente del campionato. Io ho trovato tutte le spiegazioni e tutte le risposte che cercavo, sono a posto io. Abbiamo molti internazionali domani, sono molto contento che ci siano questi arbitri."

[fonte: asroma.com]