Spalletti presenta ai giornalisti la gara di domani sera contro la Fiorentina, snodo importante di un campionato ancora vivo per la sua Roma, ma che aspetta risposte immediate di gioco e di concentrazione. Per farlo ecco la Viola di Sousa, che all'andata ebbe la meglio sulla Roma per 1-0. Da allora, per Spalletti, la squadra è maturata, è cresciuta e può ancora migliorare. "Dobbiamo essere bravi a metterci qualcosa di più sulla velocità del gioco offensivo. - ha sottolineato il mister giallorosso -  "Come quadratura, dobbiamo mantenere quello che stiamo facendo, al di là dei tre gol di Genova. Non stiamo attraversando un brutto momento. Certo, non ci sono state prestazioni eccezionali nelle ultime partite ma stiamo bene".

Sul fronte infortuni e formazioni, tutto confermato: "Jesus rientrerà in gruppo, Perotti farà un lavoro individuale e domani è out. Florenzi prosegue nel suo recupero mentre Vermaelen ha un problema alla mano, ha una contusione rimediata in allenamento. Ora è fermo e bisogna vedere come farlo allenare nei prossimi giorni".

Spazio all'analisi dell'avversaria di turno, la difficile Viola di Paulo Sousa, che ne sta plasmando identità e carettere: "Stanno molto bene, si sono riorganizzati bene, hanno ritrovato calciatori forti, la condizione di alcuni calciatori forti e sono forti. Hanno fatto risultato nelle ultime partite, con delle buone prestazioni. Sarà difficile".

Con la Juve dominatrice assoluta e il Napoli cinico dietro, la Roma si trova tra due fuochi, ma non deve pensare troppo alle altre, semmai trarne gli aspetti positivi ed imitarle: "Bisogna rimanere attaccati a tutto ciò che è possibile. La Juve corre forte, guardando loro bisogna trovare stimoli nuovi per fare meglio. Dobbiamo continuare a credere che sia tutto ancora possibile. Juve e Napoli sono entrambe squadre costruite bene, sono anni che si lavora dietro a questi progetti. Il Napoli ha un progetto col suo allenatore, il presidente e la città sono ambiziosi. La Juve è davanti per molti aspetti ed è l'unica ad avere lo stadio proprio. Essere in loro compagnia significa essere una squadra forte".

Ma è a proposito di Stadio, che si torna a parlare, dopo l'incursione del mister, ieri, in diretta TV: "Per quello che si è visto in giro per il mondo ci sono sempre risvolti positivi per l'economia della città. Non voglio parlare di politica, spero non c'entri nulla la politica, si tratta di possibilità di investimento per il Paese. Quando vado in Inghilterra vedo investitori stranieri, arabi, russi, hanno investito dei soldi. Lo stadio lo fanno loro, lo pagano loro, chiaramente bisogna rispettare delle regole ma non bisogna mandare il messaggio secondo cui sia una minaccia dalla quale difendersi. Si tratta di un'opportunità. Giusto approfondire la situazione, giusto che se ne parli in maniera corretta per quelle che sono le regole ma poi va trovata una soluzione perché è giusto così. Quando vado in Paesi con meno potenzialità trovo sempre degli stadio migliori rispetto all'Italia. Non sono il solo a pensarla così. Tramite un confronto professionale bisogna trovare una soluzione che metta tutti d'accordo", dice il mister con una chiarezza senza precedenti.

E ancora: "Il progetto stadio dimostra come vogliamo dare un futuro importante a questa società e a questa città. Bisogna divertirsi allo stadio, è la volontà di queste persone (i dirigenti romanisti, nda). Chi vuole stare casino deve stare a casa. Il calcio è una cosa, il fare casino è un'altra. Qualsiasi tipo di barriere non è mai sintomo di libertà. Bisogna però comportarsi bene. Se le regole dicono che ognuno debba stare al proprio posto bisogna stare al proprio posto. Regole, civiltà, giusti comportamenti".

Tornando al calcio giocato, l'attenzione del weekend in casa Roma si è spostata su due nomi, Gerson, retrocesso in Primavera "per scelta, ma non una scelta strana", e Grenier, "che ha bisogno di giocare". Sul resto delle indiscrezioni il mister non usa giri di parole: "dire che fosse una punizione è dire una cazzata". La Roma dunque arriverà alla sfida con la Fiorentina magari senza i due giocatori citati, ma nemmeno in condizioni fisiche pessime, nonostante l'impressione lasciata dal match di Coppa contro il Cesena. Per Spalletti era il Cesena "che andava fortissimo, e che meritava i supplementari, forse". 

Infine, due temi: l'Olimpico rovinato dal match di Rugby, per il quale "si sta procedendo alla rimozione delle zolle più rovinate, anche se bisogna ricordare che è importante tutelare lo spettacolo"; e poi il discorso legato al contratto: "Su questo non rispondo", dice prima Spalletti, che poi aggiunge: "Quando avremo elementi, valuteremo. In fondo, valuteremo tutto".