Consueta conferenza di vigilia per Luciano Spalletti in vista del delicato Roma-Torino di campionato, in programma domani alle 18.00 all'Olimpico, il fortino giallorosso. Un match che arriva tra il doppio confronto di Europa League contro il Villareal che vede la Roma ampiamente favorita nella corsa agli ottavi, visto il rotondo risultato dell'andata. 

Tra i tanti temi della conferenza di oggi, l'apertura spetta a Florenzi, "purtroppo c'è questa situazione", dice Spalletti.

La rosa piccola e le tante gare impongono a Spalletti scelte intelligenti, ma necessarie: "Cambiare qualcosa è in riferimento al periodo e incideremo sul minutaggio. Chi ha giocato più spesso ha sicuramente una possibilità in più di gestire una fatica e essere al massimo dentro una partita. In generale abbiamo a che fare con un gruppo forte, con un gruppo di calciatori che può arrivare in fondo, può far vedere la forza che ha in tutte le competizioni. Non si potrà dire che in quella partita lì non eravamo al massimo, a noi non ci manca niente".

Da Torino a Roma la squadra giallorossa si è modificata in molte sue caratteristiche, molti uomini hanno cambiato le proprie prestazioni in meglio, ma in generale la squadra gira diversamente rispetto al tonfo dell'andata. "In quel momento- dice Spalletti- trovammo un Torino in splendida condizione e probabilmente non eravamo noi al meglio. Però quello che ha fatto la differenza è stata l'applicazione, la maniera in cui si viene a lavorare e in cui ci si applica, quello che si pensa diventa fondamentale. Questo può anche voler dire che dobbiamo fare attenzione, sarà una partita difficilissima che vogliamo vincere per stare dentro alle tre competizioni. Non abbiamo altri risultati. È chiaro che questa passa dalla prestazione e dobbiamo fare una buona prestazione, diversa dall'andata". Per ruotare i giocatori bisogna vederli in allenamento, nei pochissimi allenamenti a disposizione: "Non ho così chiara la situazione prima dell'allenamento, durante la giornata di domani staremo qui. Salah e Perotti sono giocatori che possono sostituire altri, sicuramente. Mario Rui invece non l'ho fatto giocare spesso".

Anche Spalletti vuole unirsi al mondo del calcio per gli auguri a Roby Baggio: "È uno di quei calciatori che ti fanno vedere come si fa, che potrebbe essere un paladino del calcio, oltre che le belle giocate e gli splendidi gol non ha macchie, è puro. È uno che ha fatto tunnel a tutti, ha fatto gol a tutti, è stato apprezzato da tutti. Non ha mai sforato nella presunzione. Un grandissimo, ho ancora sotto gli occhi i gol fatti a Firenze, io seguivo la Fiorentina e lo ringrazio per quello che ci ha fatto vedere". E in tema di riconoscimenti ai famosi del pallone, ecco una domanda su Zeman che torna sul palcoscenico della Serie A, anche se nella complicata scena di Pescara: "Mi fa piacere che sia tornato sulla scena del calcio italiano, sono convinto che farà vedere la sua enorme qualità. Lui ha dato molto e magari non facendolo vedere, ma si sarà documentato, avrà sicuramente altre cose da proporre".

Domani potrebbe presentarsi  l'occasione per un ingresso di Grenier, anche se, ammette Spalletti, "gli manca la partita da molto tempo. Poi non ci siamo allenati per fargli trovare condizione, ma c'è una valutazione che prima o poi va fatta, per usarlo".

E ancora sugli "emarginati" in rosa, Vermaelen dal problema alla mano non si è più visto: "Thomas ha questo problema che si sta calcificando alla mano, è in via di guarigione, lo puoi rischiare ma il giorno che passa può essere un vantaggio, un rischio minore per il suo utilizzo, è una valutazione che va fatta in questa direzione. Se gli facciamo ritardare qualche giorno è meglio, ma se abbiamo bisogno può giocare, ha dato disponibilità. 

Si parla di Spalletti alla Juve, ma su questo il tecnico glissa: "Non so rispondere, è una cosa che non so". Meglio chiudere con un abbraccio ideale a Florenzi: "In questa vicenda ci ha consegnato un pezzetto di se stesso. Siamo tutti un po' Florenzi, domani se ce lo permettono si entra in campo con Flo-Szczesny, Flo-Fazio, Flo-Spalletti. Ci dà quegli strappi di 100 metri di qualità che solo lui sa fare, ci ha donato un pezzetto di se stesso".