Una doppietta in una partita di lusso, che ha certificato - se ancora ce ne fosse bisogno - il suo status di trascinatore della Roma. Dopo aver deciso la sfida di San Siro contro l'Inter, Radja Nainggolan guarda in avanti, ai prossimi obiettivi con i giallorossi: lo fa tramite un'intervista concessa al sito ufficiale della Uefa.

"Credo che i risultati positivi portino sempre altri risultati positivi. Siamo in un ottimo momento di forma e dobbiamo cercare di continuare così", apre il ninja, valutando gli ultimi ottimi risultati delle scorse settimane, tra Europa e soprattutto Italia. Quando le cose vanno così bene, è difficile trovare una sola e unica chiave, ma nel mazzo spicca sicuramente Luciano Spalletti, che ha trasformato Nainggolan in un altro tipo di giocatore, cambiandogli posizione: "Abbiamo un grande allenatore, sa esattamente cosa vuole dai giocatori. Dice sempre quello che gli passa in mente e credo che la squadra stia facendo un grande lavoro seguendolo su tutto quello che ci dice".

"Siamo ancora in corsa in tre competizioni, possiamo ancora vincere tre trofei. In questo momento siamo concentrati sul campionato", afferma poi il belga, che rilancia la corsa alla Juventus capolista. Una rincorsa difficile, ma non impossibile, specialmente se il rendimento del diretto interessato e di tutta la squadra è di alto livello. Tra i compagni dell'ex Cagliari spicca indubbiamente Edin Dzeko, di cui Nainggolan parla così: "Nessuno aveva dubbi su di lui. L’anno scorso non è stato fortunato, non aveva svolto la preparazione al meglio, quello è stato il suo più grande problema. È importantissimo per noi, sa tenere la palla, è bravo tecnicamente, scambia bene il pallone. Avere Džeko in squadra ti fa giocare con la consapevolezza che anche una piccola occasione potrebbe trasformarsi in gol".

Il discorso si sposta dall'Italia all'Europa (League), dove la Roma è la favorita - insieme al Manchester United - alla vittoria finale. "Essere favoriti è sempre difficile - spiega Nainggolan - C’è maggiore pressione. Però siamo un’ottima squadra e dobbiamo avere certezze sulla nostra qualità. Se giochiamo il nostro calcio credo che possiamo battere chiunque". La prossima squadra da battere è però pericolosa e di alto livello, si tratta del Lione di Genesio, che ha rifilato undici reti in due partite al malcapitato AZ Alkmaar nei sedicesimi: "Il sorteggio non è stato fortunato, perché potevamo affrontare squadre meno forti - ammette il belga - Ma alla fine, se non incontri una squadra forte in questo turno, poi ti tocca in quello successivo, quindi non cambia molto. Devi battere tutte per sollevare il trofeo ed è quello che cercheremo di fare".