Una pausa benefica. La Roma arriva allo stop per le gare delle Nazionali con altri tre punti, importanti, in casa contro il Sassuolo, combattivo nel primo tempo ma spento in parte della ripresa. Il copione tattico del match, infatti, ha stupito i più, dal momento in cui si va ripetendo che la Roma è a corto di energie. Eppure, ieri, è stato il secondo tempo il motore della squadra di Spalletti, a conferma allora di una prestanza fisica che semmai non può essere pienamente dimostrata per la scarsa possibilità di ricambio dei giocatori. Ma non è un problema fisico, ci tengono a far sapere dalla regia, non è una questione di corsa, di voglia, di muscoli. La Roma, dunque, si è giocata una fetta importante della stagione perdendo derby, match col Napoli e col Lione, ma più per fattori tecnici e mentali, questa è l'ammissione di chi vive da vicino la squadra.

Ieri dunque, un'uscita alla distanza, dopo un primo tempo di rischi, col Sassuolo abile in contropiede, rapido con Defrel e Pellegrini. I neroverdi non solo passano in vantaggio ma rischiano più volte il raddoppio, a quel punto lo spauracchio sveglia la Roma, che inizia a macinare gioco, lasciando così ancora più spazi agli emiliani. Il ritmo e la produzione migliore, soprattutto sulle catene esterne alte, con El Shaarawy (che in realtà nel primo tempo fungeva da prima punta, adattata) e Salah, producono risultato: prima è Paredes a pareggiare con un gran tiro da fuori (3 gol, tutti in casa, tutti da fuori), poi è lo stesso Salah a mettere il sigillo del 2-1 proprio sul fischio di fine tempo. Un gol controverso per una presunta spinta, ma un gol davvero pesante per l'economia della gara. Da lì la Roma è forte del vantaggio, e, se si escludono i primi minuti, controlla la ripresa senza appesantirsi di grandi spinte, ma con una buona intensità. 

L'ingresso di Dzeko serve a Spalletti per avere le sue, giuste, conferme. Il 9 giallorosso vive incredibilmente alla giornata: quando risponde presente, lo si vede dai primissimi tocchi, che sono giusti e lavorati bene. Il gol, il 31esimo stagionale, è l'ovvia conseguenza di una costante presenza in area ma anche fuori, come in occasione del definitivo 3-1. Bel dialogo tra il bosniaco e Strootman, e palla in rete. Partita virtualmente conclusa, con la Roma che sfiora anche il quarto gol, che per quanto visto sarebbe stato ingiusto per il Sassuolo. 

LE PAGELLE
Szczesny 6,5 impegnato il giusto, compie un'ottima parata nel primo tempo.

Rudiger 6 galoppa quando deve ed è attento, nel primo tempo però soffre Defrel (e lo perde sul gol).

Manolas 6 tranquillo, non esagera nei ritmi, non compie errori gravi.

Fazio 6,5 serve una gran palla che porterà poi al 2-1 dei suoi. Non manca mai l'anticipo di testa.

Peres 5 evidentemente non è sereno e ormai non riesce più a giocare tutta la partita. Esce tra fischi e applausi, come a testimoniare che la gente sta per finire la pazienza. (Dzeko 7 quando è in serata, lo mette subito in chiaro. Sono 21 gol in A).

Paredes 6,5 altra buona gara dell'argentino, che produce molto e riceve molti palloni, gestiti tutti con precisione. Aiuta poco i tre centrali, ma è il suo modo di giocare. (De Rossi sv).

Strootman 7 davvero perfetto, senza sbavature, fisico, veloce, attento. Strootman vive un periodo ottimo, nonostante le incertezze della squadra lui c'è.

Emerson stavolta è più difensivo che offensivo, traversa a parte. Non perde quasi mai il confronto col suo opposto.

Nainggolan 6 non si vede molto, resta ai margini forse anche per un assetto tattico romanista leggermente diverso nella prima ora di gioco.

El Shaarawy voglioso nei primi minuti, poco incisivo alla distanza. 

Salah 6,5 la spina nel fianco del Sassuolo. Molto rapido in ripartenza, sa gestire bene il pallone e trova un 2-1 dal grande peso. (Perotti sv).