La Roma vince al Dall'Ara e continua a sognare lo scudetto. Il tris rifilato al Bologna, firmato da Fazio, Salah e Dzeko, riporta i giallorossi a meno sei dalla Juventus, mantenendo vive le speranze di aggancio alla Vecchia Signora. Successo che può essere, d'altronde, una forte impronta nella lotta per la conquista del secondo posto. Il Bologna gioca, a tratti anche bene, ma non può nulla al cospetto della netta superiortà tecnica degli avversari.

LE SCELTE DEGLI ALLENATORI

Il Bologna ipotizzato alla vigilia è interamente confermato, in blocco. Stesura del classico 4-3-3 per Donadoni, con la difesa, in rigoroso ordine da destra verso sinistra, composta da Krafth, Gastaldello, Maietta e Masina con quest'ultimo che vince sul filo di lana il ballottaggio con Mbaye. Il pacchetto arretrato agisce dinnanzi a Mirante, mentre la cerniera di centrocampo vede protagonisti Pulgar, Nagy e Dzemaili. Destro il centravanti, ed ai suoi lati Krejci e Verdi completano la prima linea felsinea. La Roma cambia, e Spalletti ridisegna la sua squadra con un camaleontico 4-2-3-1. Davanti a Szczesny, il rispolverato Juan Jesus si appropria dell'out mancino, Manolas e Fazio alfieri centrali, e l'ex Stoccarda Rudiger spostato sulla destra. A comporre la diga centrale sono De Rossi e Strootman, mentre i tre fantasisti a supporto del punteros Dzeko rispondono al nome di Salah, Nainggolan e El Shaarawy.

LA CRONACA

La Roma inizia piano, giropalla lento e prevedibile dei giallorossi che favorisce il gioco del Bologna, la cui pressione sui portatori di palla avversari dà buoni frutti, difatti nei primi 15' minuti la seconda della classe risulta essere non pervenuta. L'unico sussulto lo regala Verdi che approfitta di un'indecisione di Juan Jesus per incunearsi in area ma la sua conclusione è rimpallata dal muro capitolino. Una Roma appannata nelle prime battute soffre le scorrazzate offensive dei padroni di casa, che guadagnano qualche corner, da cui però non ne nascono pericoli; al 19' un pallone in area scodellato con il contagiri da Verdi per Destro chiama all'uscita Szczesny che allontana il pericolo. Zero opportunità reali, nitide, nella prima parte del primo tempo. Poco movimento senza palla, il ritmo e l'intensità nella manovra romanista latitano, con gli attaccanti Dzeko, Salah ed El Shaarawy troppo statici in avanti. Gioco facile per il Bologna, almeno fino al 25' minuto, quando Fazio da azione d'angolo in girata di destro trova il terzo gol in campionato e porta avanti i suoi, 0-1.

Il Bologna, subito lo schiaffo, ha il merito di non accusare il colpo, ma si riversa nella metà campo d'attacco seppur non sia mai in grado di concludere con efficacia dalle parti di Szczesny. Il 'Comandante' Fazio giganteggia anche in difesa, sbrogliando alla mezzora un'azione pericolosa dinnanzi alla sua porta, mentre al 37' El Shaarawy manca d'un soffio l'appuntamento con il gol, facendosi anticipare da Mirante sul bell'assist di Salah. Gol che è comunque nell'aria, ed arriva puntuale dopo 4' giri di lancette: azione in velocità, repentina verticalizzazione verso Dzeko che aziona deliziosamente di prima l'egiziano Salah il quale trafigge con un preciso lob il portiere Mirante proteso in uscita. La Roma ottenuto il raddoppio gioca di rimessa, e gli spazi concessi dagli avversari rendono la vita più semplice alla squadra di Spalletti che avrebbe addirittura la chance per triplicare, se non fosse che la mira di El Shaarawy fosse totalmente sballata sul finire della prima frazione.

Il Bologna perde Verdi per infortunio, sfortunato l'ex Juve Stabia e Carpi che resta negli spogliatoi a causa dell'ennesimo problema fisico, di natura muscolare, della sua carriera. Al suo posto in campo il figlio d'arte Di Francesco che impiega due minuti per mettersi in luce: da un suo cross, Dzemaili tutto solo in area, di testa, fa quello che non dovrebbe, ovvero indirizzare il cuoio tra le mani del portiere giallorosso. Ma il furetto rossoblù è una furia, ed al 50' sfiora il gol che avrebbe dimezzato lo svantaggio: imbeccato in profondità, Di Francesco si invola verso la porta avversaria e calcia in diagonale, ma è il palo a strozzargli in gola la gioia del gol. La Roma avrebbe le qualità per chiudere definitivamente la gara, dà l'impressione di poter far male agli avversari ogni qualvolta riparte in contropiede, ma è pigra, svogliata, abbastanza imprecisa negli ultimi 20 metri. Cambia dunque Spalletti, inserisce Perotti per uno scialbo El Shaarawy, ma il Bologna punge, e dagli sviluppi di un corner svetta Gastaldello lasciato totalmente libero, ma il suo colpo di testa è troppo centrale e non impensierisce minimamente Szczesny.

Perotti testa il grado d'attenzione di Mirante, poi dopo pochi secondi si lancia in contropiede sfruttando uno strabiliante suggerimento di Nainggolan ed a tu per tu con Mirante invece di calciare serve l'accorrente Dzeko che rende realtà il tris giallorosso. Match in ghiaccio, la Roma mette in cassaforte i tre punti e risponde alla Juventus, ma perde per infortunio il baluardo difensivo Manolas, costretto ad uscire dal terreno di gioco a causa di noie muscolari. C'è tempo solo per la standing ovation che il pubblico, correttissimo, riserva a Francesco Totti che subentra a Dzeko negli ultimissimi minuti di gara.