Nel posticipo del lunedì di questa Serie A a sorridere è ancora una volta la Roma. I giallorossi, vincendo per 1-4 sul campo del Pescara con le reti di Strootman, Nainggolan e Salah (doppietta), hanno infatti allungato di altri 3 punti rispetto al Napoli, portandosi a +4 e blindando, difatto, il secondo posto, magari anche sognando qualche sviluppo favorevole in ottica Scudetto per questo finale di una stagione comunque straordinaria per i capitolini. Al contempo, gli abruzzesi hanno ufficialmente salutato la maggiore competizione nazionale nonostante la marcatura di Benali, ufficializzando anche con la matematica la propria retrocessione in Serie B.

Dopo la gara ha parlato a caldo ai microfoni Sky Sport uno fra i migliori in campo, Nainggolan, subito interpellato su quella che è la condizione della squadra che lui considera ottimale anche perchè adesso gli impegni sono diminuiti: "Adesso abbiamo una partita a settimana, ora le prepariamo diversamente. Possiamo allenarci un po' più duramente. Dobbiamo rimanere concentrati, non possiamo sbagliare. Cerchiamo di continuare così e fisicamente possiamo stare sempre come oggi".

Quella odierna è stata la decima marcatura in campionato del belga: per un centrocampista, la doppia cifra non è mai banale. Per un guerriero come il Ninja, invece, questo è un traguardo da migliorare: "Sicuramente è una soddisfazione, il mio massimo era 6, più che altro personale. Cerco di dare il meglio per la squadra, poi il gol è ben arrivato, ma se segnava Dzeko era uguale".

A proposito di Dzeko, sembra che il bosniaco non abbia gradito la sostituzione a circa 20' dalla fine. L'ex Cagliari sceglie la diplomazia per ridimensionare l'episodio, che però a quanto pare si sta rivelando più grave del previsto: "Sta facendo benissimo quest'anno, sentiva di poter far gol ma le scelte spettano al mister. Speriamo che con questa rabbia si prepari meglio per la prossima partita, che è importantissima".

E proprio a causa di questo litigio, pare che Spalletti negli spogliatoi abbia avuto un colloquio non proprio tranquillo col proprio centravanti. Ai microfoni della stessa emittente televisiva, il tecnico si è espresso così sulla questione, ponendo quasi una pietra tombale sul tutto mettendo in chiaro la propria posizione tecnica e quella del bosniaco: "Io sto maturando? E' tutto l'anno che si arrabbiano, sono maturissimo. Dzeko è grosso, avevo paura che venisse da me... non si deve rispondere. Nello spogliatoio ci siamo trovati e baciati, se lui capisce il senso e quello che è il ruolo suo e qual è il mio è tutto più facile. Alcune volte faccio una sostituzione perchè ho delle idee: stavolta dovevo preservarlo per le prossime 3 partite, è l'unico terminale offensivo che abbiamo. Altre volte l'ho tolto perchè ha abbassato il livello di lotta".

Anche qui si ritorna a parlare della condizione fisica. Ecco cosa dà in più, secondo il tecnico, questa grande consapevolezza delle rotazioni e del gioco: "E' un elemento che dà fiducia, era una partita difficilissima e l'abbiamo portata a casa giocando bene e rianendo in equilibrio. Poi sul 4-0 capita di abbassare il livello e loro con rabbia cercano quantomeno di segnarti un gol"

La partita. Un po' di difficoltà nello sbloccarla, poi dopo questo scoglio risolto nel finale del primo tempo e nessun altro problema di rilievo. Il tecnico conosce bene queste difficoltà e fa notare come in questo weekend le piccole abbiano fatto male a squadre più "grandi", utilizzando una tattica similare che fa leva pure su un aspetto psicologico:"Quando si sbagliano tante situazioni loro vanno avanti con questa pallonata in verticale a giocare nello spazio e sono mentalmente pronti per sfruttarla. Diventa poi un problema. All'ultimo s'è fatto l'uno-due e abbiamo portato a casa il risultato. Basta vedere Crotone ed Empoli: quando giochi queste partite hai tutto da perdere e niente da guadagnare".

Con un margine di 4 lunghezze, il secondo posto e l'accesso diretto alla Champions League conseguente sembrano blindati. Il mister di origine toscano rafforza questo concetto, poggiandosi sulle solide basi gettate dai suoi in questo periodo, che non vanno però abbandonate visto che i partenopei, diretti concorrenti, non demordono: "Ci sono un po' di ingredienti, un po' di contenuti dentro quella che è la nostra posizione. Abbiamo delle settimane per mettere a posto il discorso tattico o quello fisico, come abbiamo fatto in questa settimana dove siamo arrivati bene. Poi abbiamo i 4 punti che sono tanti: possiamo fare due pareggi e rimanere in vantaggio. Poi c'è da fare risultato lo stesso perchè il Napoli è un cliente scomodo che ha dimostrato di poterle vincere tutte e dobbiamo fare altrettanto".

Nella giornata di oggi è arrivata anche l'ufficialità dell'approdo di Monchi come nuovo Direttore Sportivo del club della Capitale. L'allenatore rende pubblici i suoi rapporti con l'ex Siviglia, praticamente assenti, ma che verranno presto instaurati: "Non ci ho mai parlato per ora. Tutti dicono che è un grande professionista, basta vedere quello che ha fatto in precedenza. La società è stata brava a prendere questo elemento, poi ci sarà qualche giorno anche per parlarsi".

Spalletti, infine, spiega in primis le ragioni che sembrano, giorno per giorno, avvicinarlo alla permanenza a Roma, qualche settimana fa assolutamente improbabile visto che lui stesso aveva posto la condizione di "almeno" vincere qualcosa per restare; poi chiarisce la grandezza dell'avversario per lo Scudetto, magari anche lasciando intendere che fare di più, perlomeno nei confini Nazionali, non era assolutamente facile. Un pezzo della bravura ai microfoni dell'allenatore:"Sono tutti vostri tagli, fatti senza ascoltare quello che si dice. Ho sempre detto che se non avrei vinto sarei andato via, ma in funzione di quelle partite. La posizione di classifica che abbiamo è di quelle bellissime, di quelle importantissime, lavorata giorno dopo giorno e mese dopo mese da questi professionisti. Davanti c'è solo la Juventus. Il secondo posto una vittoria? No, si può considerare però un risultato eccezionale, quelli davanti hanno fatto meglio di tutti in Europa. Ci sono partite in cui abbiamo rallentato, siamo usciti in delle competizioni in cui potevamo andare avanti. Abbiamo ralllentato, ma abbiamo fatto bene e avuto coerenza di prestazioni e di risultati. Bisogna fare una pagella di quelle che sono state le prestazioni e credo che sia positiva".