“Contro la Juventus è sempre una gara importante, mi auguro di trovare dei motivi di crescita nel miglioramento generale della squadra. Per quanto riguarda come ci arriviamo, dico che abbiamo fatto un buon ritiro anche se stiamo lontano da Roma, abbiamo avuto l'opportunità di lavorare bene, manca ancora un allenamento e mi auguro sia il migliore di tutti”.

E' un Eusebio Di Francesco visibilmente carico quello che si è presentato in conferenza stampa, a Boston, alla vigilia del suo primo Juventus-Roma. Seppur si tratti soltanto di un'amichevole estiva, il tecnico ci ha tenuto ha sottolineare l'importanza della contesa, banco di prova per la squadra capitolina, che cerca conferme dopo le ultime buone prestazioni. 

“La preparazione? Il metodo si costruisce insieme, unendo parte atletico e tecnico-tattico, in base a quello che è stato fatto è stata effettuata una scelta, con Norman cerchiamo di capire quale sia la cosa giusta. Continueremo a migliorare e questo è fondamentale, sono soddisfatto di questa collaborazione, ma sono comunque io a determinare i tempi secondo le mie esigenze. Non faccio percentuali sulla condizione, dico che c'è una crescita, oggi ho fatto solo una seduta video abbondante per farli recuperare, stanno lavorando con intensità e impegno, volevo recuperarli”.

Si guarda anche alle aspettative in vista della gara. Di Francesco molto esigente, che chiede ai suoi di evitare banali cali di concentrazione: “Non devono abbassare la guardia, perché le partite non sono mai finite, quello che voglio vedere è la stessa compattezza di squadra, dobbiamo leggere meglio alcune situazione, non pretendo che non si sbagli nulla ma che si sbagli meno rispetto al match precedente”.

Dal campo all'analisi della rosa e del mercato, che Monchi ha definito quasi chiuso. Manca qualche pedina, ma il tecnico resta sereno: “Per me i titolari non esistono, non è detto che Nura giochi dall'inizio, io vi inganno con le casacche, la casacca non è titolarità. Viene da un lungo infortunio e non ha avuto l'opportunità di giocare queste amichevoli e si sta allenando con continuità da una decina di giorni, lo stiamo valutando fisicamente e dopo vedremo se andrà a giocare in prestito da qualche parte, lo decideremo insieme. Ho sentito che Allegri ha parlato del mercato, non possiamo fare una valutazione delle squadre mancando ancora un mese. Milan, Inter e Napoli si sono rinforzati, noi abbiamo messo dentro giocatori importanti e parlare di gap è presto, la Juventus parte da favorita e non soffre di questo, noi dobbiamo darle fastidio, poi le risposte le darà il campo”.

Si passa all'analisi dei singoli, con lo stato di forma di Florenzi e le condizioni di El Shaarawy che tengono banco in queste ore: “Florenzi prima deve rientrare nel gruppo e in questi giorni l'ho impiegato da terzino perché è più difficile insegnare a difendere, poi lo vorrei provare più avanti vedremo che valutazioni faremo, io penso prima alla sua disponibilità nel gruppo ma sarò molto attento anche al suo pensiero, il ragazzo deve essere contento di quello che farà. El Shaarawy sta facendo questo percorso, mi aspetto di averlo in gruppo dopo la piccola tournée in Spagna, non posso avere io le previsioni, è costantemente monitorato”.

Ed infine, la chiosa su Castan e sulle possibilità di crescita ed affermazione di Gerson: “Di Castan mi piace la grande applicazione che ha, è ovvio che sono qui per valutarlo ma non sono frettoloso, abbiamo già detto che la priorità è l'esterno e il difensore centrale sarà valutato poi, abbiamo una rosa competitiva per le mie esigenze. Sono molto contento di Leo per il suo modo di essere, sono qui per valutarlo senza pregiudizi. Su Gerson dico che ha giocato dall'inizio ed è subentrato, chi è bravo si fa sempre trovare pronto, sa farsi trovare pronto, ha grande impegno e determinazione, sono contento di lui ma non è una valutazione finale, in questo momento fa parte del progetto Roma, poi a fine mercato si vedrà”.