La Roma deve cercare di dare continuità al buon risultato con l'Atletico anche per dare un significato al campionato: complice il rinvio della gara con la Sampdoria e la sconfitta con l'Inter, il match con il Verona assume già il sapore del dentro o fuori, in quanto con un risultato diverso dalla vittoria i punti di svantaggio diventerebbero troppi.

Di Francesco, in conferenza stampa, ha parlato del match di domani, presentandolo come un momento di rivalsa dopo la sconfitta immeritata contro l'Inter: "Dobbiamo porre grande attenzione alla loro voglia di rivincita ma anche noi abbiamo molta voglia di vincere, dopo la sconfitta dell'Inter. Saremo molto attenti anche se potenzialmente siamo superiori al Verona e dobbiamo mettere in campo le nostre caratteristiche che sono essere aggressivi, determinati, attaccare la profondità, cercare il gol a tutti i costi. L'ultimo dei pensieri è prenderla sotto gamba".

In seconda battuta poi Di Francesco ha voluto analizzare i punti del gioco della sua squadra nei quali bisogna migliorare: "Nella tenuta mentale e fisica, nella capacità a giocare in verticale. Bisogna avere tempo ma tempo non ce n'è tanto. Chiedo quindi ai miei di sforzarsi un po' di più e di cercare quello che chiedo. In champions buona percentuale possesso palla ma poca verticalità. Dobbiamo essere più incisivi e più bravi ad attaccare l'area avversaria".

La prima buona notizia arriva sul fronte formazioni: a parole del tecnico infatti Florenzi tornerà dall'inizio e in una posizione ben precisa. "Florenzi giocherà dall'inizio, ha fatto un percorso importante e farà una grande prestazione, è motivatissimo [...] Quasi sicuramente  giocherà basso, contro l'Atletico non era opportuno far giocare un giocatore nelle condizioni ancora non ottimali mentre domani ci sarà una partita di attacco. Bruno Peres è comunque migliorato molto in fase difensiva.

Dopo Florenzi poi il tecnico ha analizzato le condizioni di Schick, Karsdorp e El Shaarawy ovvero i tre convalescenti: " Schick ha avuto un piccolo risentimento che non gli ha permesso di fare alcuni allenamenti. Non ha nelle gambe determinati minuti, come non ce l'hanno alcuni giocatori che si allenano da tempo, ma a partita in corso può diventare determinante. [...] El Shaarawy è pronto per giocare dal primo minuto mentre Karsdorp ha avuto un affaticamento muscolare, che stiamo valutando, e ha dovuto interrompere il percorso di riatletizzazione per rientrare in squadra il prima possibile, è un peccato. Per qualche giorno sarà fermo".

Di Francesco poi ha voluto rispondere alla mini polemica innescata dalle parole di Dzeko, lanciando una frecciatina al suo attaccante: "A volte a caldo si dicono cose che non si dovrebbero dire, non mi sono piaciute ma sono state chiarite. Credo che Edin si debba mettere a disposizione della squadra, del collettivo. Quando un attaccante non segna o ha poche occasioni fa fatica, è normale. In una gara ha fatto gol, in un'altra abbiamo sofferto (Bergamo). Contro l'Atletico per 45 minuti abbiamo giocato alla pari, lui doveva mettersi un pochino più a disposizione della squadra. Avrà le sue occasioni in futuro. Quello di martedì è stato uno sfogo, si è poi reso conto perché è una persona intelligente. Gli chiedo solo di mettersi a disposizione. Io vedo, leggo, cerco di capire, ho la capacità di cambiare quando devo e quando è opportuno. Ho le palle per farlo, quando serve, quando lo ritengo io".

L'Ex Sassuolo poi ha fatto il punto sulla condizione fisica dei suoi giocatori, che tende a calare alla distanza, e sull'assimilazione dei suoi dettami tattici che sembrnano ancora criptici per i suoi ragazzi: "Per 70 minuti con l'Inter qualcosa si è visto. Ci manca la continuità per farlo. Contro l'Atletico abbiamo fatto bene fino agli ultimi 20 metri. La differenza è che quando loro arrivavano erano pericolosissimi. Poi nella ripresa potevamo prendere gol da un momento all'altro. Eravamo in balìa dell'avversario e ho dovuto fare una scelta tattica differente e se n'è parlato anche troppo poco. So benissimo che bisogna crescere fisicamente, abbiamo avuto un ritardo nel fare il lavoro. Il giocatore più in forma è Perotti, che sta con me da Pinzolo. Sono fiducioso del fatto che gli altri, pian piano, troveranno la condizione fisica. Ho detto pian piano ma non basta, diciamo prima possibile. Se fossimo stati sul 3-0 contro l'Inter dopo 70 minuti, avremmo anche potuto concedere 20 minuti a loro. Non esiste dominare qualsiasi partita per 90 minuti, la sofferenza ci sarà sempre ma, certo, bisogna evitare di prendere 3 gol, lì dobbiamo crescere".