Sbornia europea. La Roma demolisce il Chelsea, campione d'Inghilterra, si prende la vetta del raggruppamento di Champions e accarezza la fase ad eliminazione diretta, complice l'involuzione dell'Atletico di Simeone, fermato, nuovamente, dal Qarabag. Di Francesco sorride, ha in mano il gruppo, è in striscia positiva da tempo. L'impianto è solido, scintille di qualità animano l'incedere giallorosso. Tre affermazioni di misura in A, porta inviolata, un fortino insospettabile. Ora la trasferta del Franchi, snodo cruciale, non il primo. In un periodo estremamente positivo, il rischio è di capitolare per eccessiva superbia, per fiducia smisurata nei propri mezzi. Profilo basso, il rispetto che si deve a una squadra giovane, ma di talento, come in effetti è quella di Pioli, chiamata al riscatto dopo il tonfo dello Scida. 

Prosegue, l'ex allenatore del Sassuolo, nella sua oculata gestione di uomini e mezzi. Pochi intoccabili, girandola di cambi per preservare energie mentali e fisiche. I maggiori problemi, da tempo, albergano sull'out di destra. Lo stop prolungato di Karsdorp riduce la margherita a disposizione, il problema occorso a Bruno Peres costringe Di Francesco a ricorrere allo stantuffo Florenzi, non al meglio, ma arruolabile. Gioca da esterno basso, con Kolarov sulla corsia mancina. Da segnalare, qui, i progressi di Emerson, dopo la sosta pronto al debutto. Al centro, avvicendamento pronosticabile. Dopo la convocazione in Champions, Manolas riacquista galloni da titolare, affianca Fazio, fresco di rinnovo, si accomoda alla porta Juan Jesus. 

Alternanza anche in mediana, con Nainggolan come punto di contatto. Il belga garantisce dinamismo, forza fisica, impatto. Fondamentale in entrambe le fasi di gioco. Mezzala sinistra in un comparto a tre che ospita anche Gonalons - in luogo di De Rossi - e Pellegrini - turno di riposo per Strootman. L'impressione è che davanti prevalga invece l'immobilismo. Difficile rinunciare a un El Shaarawy devastante, così come al collante Perotti, giocatore di superiore intelligenza. Dzeko è l'ultimo terminale. Carte a partita in corso sono Defrel, Under e Gerson, da molti indicato come possibile titolare, ma oggi in "ritardo" rispetto ai compagni.