E' il giocatore indispensabile della Roma, quando segna, ovviamente, ma anche quando non lo fa. Bomber, di razza, ma che sa sventirsi ed indossare anche i panni di rifinitore. Questa la nuova dimensione romanista di Edin Dzeko. In campionato non segna da 5 partite, e questa è una condizione un pò inusuale per lui, che in fondo siamo sicuri che lo disturba non poco, ma l'ariete bosniaco, seppur in questo momento stia faticando nel trovare la via del gol, riesce sempre ad offrire il suo contributo, non facendo mai mancare il suo apporto.

In stagione ha già toccato quota 10 reti, (7 in Serie A e 3 in Champions League) ma mai come quest’anno il centravanti bosniaco si è trasformato in giocatore totale, dunque utilissimo per il nuovo allenatore giallorosso Eusebio Di Francesco. Oltre ad essere comunque sempre letale e pericoloso sotto porta, Dzeko ha ampliato nel corso delle ultime settimane, con l'ex tecnico del Sassuolo a guidarlo, il suo raggio d'azione e spesso lo abbiamo visto anche uscire dall'area di rigore per venire incontro al pallone, fare da sponda e favorire gl insierimenti senza palla dei due esterni del tridente giallorosso. Un saggio di queste 'nuovi doti' lo si è potuto ammirare con chiarezza soprattutto nel doppio confronto in Europa contro il Chelsea, soprattutto nella gara giocata allo Stadio 'Olimpico', dove il bosniaco oltre a tenere in ambasce la retroguardia londinese per tutto l'arco del match, ha svariato per tutto il fronte d'attacco, togliendo qualsiasi riferimento alla difesa di Antonio Conte.

Dopo Alisson, è il calciatore maggiormente impiegato da Di Francesco, segno evidente che questa Roma non può proprio fare a meno del suo centravanti titolare. Turnover, questo sconosciuto potremo dire: Dzeko in Champions ha saltato solo l'ultimo minuto della sfida giocata contro l'Atletico Madrid, mentre in campionato il suo minutaggio è molto alto, difatti ha già giocato 971' minuti, uno stakanovista.

Contro la Lazio, nel derby della Capitale, ci sarà, e particolare da non sottovalutare, si presenterà all'appuntamento riposato, in quanto la Bosnia non ha ottenuto il pass per il Mondiale, nè tantomeno per i playoff, dunque potrà dedicarsi anima e corpo alla sua squadra di club. Ai cugini 'rivali' ha già fatto male, due le reti segnate ai biancocelesti, entrambe al suo primo anno in Italia. Edin il terribile affila le armi, il popolo giallorosso aspetta il suo ruggito, nella gara più sentita dell'intera stagione.