Una sfida da affrontare con calma e concentrazione. Eusebio Di Francesco definisce così il prossimo match della sua Roma, che domani affronterà lo Shakthar Donetsk nel match di andata di questa edizione della UEFA Champions League. Durante la consueta conferenza stampa pre-gara, l'ex tecnico del Sassuolo ha esordito mantenendo i piedi per terra nonostante l'ottimo stato di forma dei suoi: "Dobbiamo dare maggiore continuità al lavoro difensivo e offensivo. Domani ci saranno momenti in cui comanderemo il gioco e saremo costretti ad abbassarci. Ho visto una squadra in grande crescita e mi auguro di rivederla domani".

Passaggio fondamentale sul gioiellino Cengiz Under, davvero esplosivo nelle ultime sfide di campionato: "In questo momento determina tanto, ma voglio parlare della Roma non del singolo. Siamo ben felici di averlo con lui. Se giocherà dall'inizio o meno? Non avrete risposta. Deciderò solo domani chi fare scendere in campo". Un punto, poi, anche sulla preparazione atletica: "La preparazione non era mirata a non fare risultati prima. Abbiamo alzato i ritmi di allenamento, rischiando qualcosina per fare un grande finale, a partire da questa partita. Dobbiamo avere grande convinzione, determinazione e cattiveria in campo".

Dopo aver ben figurato in un girone eliminatorio davvero durissimo, Di Francesco parla del percorso in Champions della sua Roma: "È giusto ragionare partita dopo partita. Siamo venuti qua per cercare di passare il turno, sapendo che affrontiamo una squadra che ha potenzialità importanti, specialmente nel pacchetto avanzato, che è abituata a queste competizioni. Abbiamo il 50%, cercando di portare a casa un risultato positivo, sapendo che abbiamo sia la Champions che il campionato, ma oggi la nostra testa è solo a questa partita. Che modulo userò? Cambierà poco, al di là che può essere utilizzato e cambiato a gara in corso. Cercheremo di dare continuità a quello che stiamo proponendo nell'ultimo periodo, con lo stesso sistema di gioco". 

In ultimo, Di Francesco parla dell'ultimo incrocio diretto tra Roma e Shakthar: "La partita del 2011 non l'ho guarda, perché troppo indietro. Ho visto le ultime dello Shakhtar e ti assicuro che hanno fatto ottime prestazioni. A me piace per l'identità che gli ha dato l'allenatore e il fatto di giocarsela contro tutti. Adesso le squadre ucraine sono meno fisiche, ma più qualitative". 

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Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.