La Roma deve subito mettere da parte la partita dai due volti giocata in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk. O meglio, ripartire da un primo tempo molto convincente, evitando cali nella ripresa che anche contro un Milan in un periodo positivo potrebbero essere decisivi in senso negativo. La gara contro i rossoneri è importante anche per la classifica, serve evitare di accorciare i distacchi tra la zona Champions e chi insegue.

In conferenza stampa, Di Francesco parla subito di Schick e della possibilità concreta di vederlo in campo da titolare contro i rossoneri: “I giocatori sono tutti pronti, ieri si sono allenati tutti. Le scelte le farò stasera. Schick potrebbe giocare dall'inizio. Nella turnazione ci potrebbe essere qualcuno che gioca e altri no, a prescindere dai senatori, come ho sempre fatto. Schick potrebbe giocare dall'inizio. Voi spesso mi chiedete di Schick quando la squadra perde, è un giocatore forte e importante, come lo è Edin Dzeko. Loro possono essere i centravanti di questa squadra, Defrel è un pochino più un jolly, può giocare dietro la punta o sull’esterno. È più facile che giochi uno tra Dzeko e Schick e non entrambi. Adesso i margini di errore si devono limitare. In campionato dobbiamo volere fortemente il terzo posto e in Champions dobbiamo passare il turno. Momento importante. Il Milan ha un'ottima rosa e Gattuso la sta sfruttando al meglio. Ha una buona organizzazione e credo che il 4-3-3 esalti i propri giocatori. Complimenti a Rino”.

Si parla poi di Nainggolan e della condizione fisica generale della squadra: “Radja nell’ultimo periodo ha avuto qualche problemino ad un polpaccio, superato questo parlo di qualche numero. L’analisi dell’ultima gara dice che quella con lo Shakhtar è stata una delle migliori prestazioni di Nainggolan a livello fisico. Dal punto di vista fisico è in crescita, come lo è il resto della squadra. Voglio che la Roma faccia del suo meglio. Io alleno la Roma dove l'importante è il lavoro di squadra. Mi interessa l'obiettivo finale. 4-3-3 o 4-2-3-1 l'atteggiamento mentale è determinante. Nainggolan può tornare a essere il giocatore che conosciamo, al di fuori di gol”. Ultima considerazione sulla scelta di mandare El Shaarawy in tribuna in Champions League: “Avevo bisogno di due difensori viste le condizioni di Florenzi. Non l’ho fatto volentieri, ma ho dovuto fare una scelta. Ho parlato con Stephan, deve ritrovarsi, tornerà un giocatore importante. È una scelta che mi dispiace, l’ho fatta ed è tecnica. Inutile nascondersi”.