Walter Zenga non si è chiuso nel silenzio all'indomani del suo esonero, ma ha voluto parlare subito dell' esperienza vissuta alla Sampdoria. Alti e bassi in campo e la gestione di Antonio Cassano, da subito apparsa complessa per l'ex portiere.

E' il Secolo XIX ad aver raccolto le impressioni di Zenga a caldo. L'ex allenatore blucerchiato ha le idee chiare: "Non ho recriminazioni per quanto fatto alla Sampdoria: ho dato il massimo, la squadra ha 16 punti, due in meno della Juve e quattro dal Milan. Trovo strano che mi sia stato detto che i tifosi ce l'avevano con me. Mi sembra un segno di come va il calcio italiano di questi tempi: come allenatore, se vado sotto la gradinata per parlare ai tifosi ricevo la diffida della Lega Calcio. Una società, invece, ti esonera perché i tifosi ti contestano. Quest'esperienza mi fa ricordare perché vivo all'estero è un fatto di cultura sportiva, di dare importanza alle cose giuste anche nel calcio. So di aver fatto quello che potevo, chiedendo scusa." Precisazione anche sul tanto criticato volo a Dubai: " A Dubai ho moglie e figli piccoli che non vedevo da settimane, per quel volo ho già detto che sono stato autorizzato dal presidente Ferrero, diversamente non sarei mai partito. Sarei anche tornato prima se fosse stato questo il problema: l'ho detto al club. Qualcuno invece ha voluto specularci sopra come se fosse una mia bizzarria partire. Ridicolo."

Infine si parla della gestione del mercato estivo, della rosa e di Antonio Cassano"Sono stato forse l'unico allenatore di Serie A a seguire il finale del calciomercato dall'Ata Hotel di Milano. Se la rosa è rimasta così, competitiva com'è dopo il mercato, forse il merito è anche del sottoscritto, invece ho ricevuto solo accuse.Cassano? Di lui avevo già parlato con il presidente quest'estate, ma sapete com'è finita: è arrivato lo stesso. Niente di personale su Antonio: è un grandissimo e gliel'ho detto, ma non era in forma quando è arrivato e non lo è ancora oggi. Considerazioni che faremo un giorno con calma quando torneremo a parlare di quest'avventura, che comunque mi ha arricchito e mi resterà dentro." Le premesse sembravano essere positive e invece la scommessa Zenga per Ferrero è stata persa già dopo 12 giornate di campionato a metà Novembre.