L'infortunio di Viviano gli ha spalancato le porte della titolarità nel derby contro il Genoa di Juric, un vero e proprio sogno per Christian Puggioni, tifoso da sempre della Sampdoria e che a Marassi Sabato sera ha vissuto emozioni che difficilmente potrà dimenticare. A difesa di quella porta, sotto quella curva dove spesso è stato per vedere giocare la propria squadra del cuore.

In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, il portiere ringrazia il d.s. blucerchiato Osti per aver creduto in lui: "Ho avuto la conferma che per superare le avversità bisogna saper soffrire. Bisogna cercare di cambiare l’inerzia delle situazioni spiacevoli. Per fortuna il d.s. Osti mi ha regalato il sogno di poter tornare nella squadra per cui tifo. Però è stata dura. Ora potrei citare “CinderellaMan” e dire: io so perché mi alleno. In quei momenti impari a dare il senso giusto alle cose della vita, alla famiglia, ai figli. Quando le luci sono spente il calcio diventa passione pura, senza compagni, senza allenatori. Lasciarsi andare è facilissimo. Ora posso dire che quell’esperienza mi ha fatto ringiovanire. Certe cose ti fanno ritrovare il bambino che è in te."

La prossima avversaria è la Juventus, una squadra che ricorda a Puggioni un momento difficile della sua carriera, quando si trovava al Chievo con Corini: "È una bella coincidenza, perché quando Corini mi mise fuori rosa non riuscii a capirne il motivo. Venivo da un momento positivo, avevo raggiunto il record storico di imbattibilità per un portiere del Chievo, poi non giocai più. Lo scorso anno ho avuto un’altra occasione di giocare lì. Era l’ultima giornata di campionato, ma la dirigenza scelse di regalare un’esperienza importante a un giovane come Brignoli. Una decisione anche condivisibile. Evidentemente, però, era destino che mi togliessi questa soddisfazione. Ferita o meno è lo stesso. Loro sono un top team a livello europeo e noi non dobbiamo nascondercelo. Sarà dura. Come ho detto, però, è nella sofferenza che spesso si riesce a trovare la forza per reagire."